Caduti del Lavoro dimenticati
Soltanto oggi, a fatica, dietro pressione dell’opinione pubblica mondiale, l’autorità qatariota si è rassegnata ad ammettere qualcosa circa i lavoratori migranti morti durante la costruzione degli impianti sportivi nei quali si sono disputati i mondiali di calcio appena conclusi. Nel corso di un’intervista il segretario generale del comitato dei mondiali di calcio, Hassan al Thawadi, ha affermato che 400-500 lavoratori migranti sono morti durante la costruzione degli impianti sportivi. Un numero giudicato dallo stesso Segretario “esiguo”. Stando invece ai calcoli del Guardian sono più di 6.700 le persone decedute. Il dato, poi, sarebbe da considerare stimato per difetto, riferendosi solo ai lavoratori provenienti da quei paesi (India, Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan e Nepal) che hanno raccolto e comunicato i dati ufficiali attraverso le rispettive ambasciate. Cosa che invece non hanno fatto paesi come Kenya e Filippine da cui sono partiti migliaia di operai. Più di 6700 morti… Un bilancio da guerra moderna, un dramma per altrettante famiglie precipitate nell’insicurezza economica e alle quali col suo silenzio il Qatar sta negando verità e risarcimenti. E pensare che centotrenta anni fa, in tempi in cui le misure di sicurezza nell’edilizia erano risibili se confrontate con quelle di oggi, la costruzione della Torre Eiffel costò ‘appena’ un morto. Ci sembra giusto ricordare questo sconosciuto, oggi, nel 146° anniversario dell’inizio dei lavori del celeberrimo monumento eretto in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Questo sfortunato signore era un operaio italiano che precipitò da un ponteggio, peraltro non durante il proprio turno di lavoro. Un solo morto, un ‘miracolo’ reso possibile dal fatto che l’Ing. Eiffel aveva fatto installare reti di protezione sotto ogni ponteggio ; e i lavoratori impegnati alle maggiori altezze, dove d’inverno spiravano venti gelidi, disponevano per contratto di tute impermeabili, di indumenti in pelle di montone e di razioni di vino caldo ad intervalli regolari. Tali accortezze contribuirono certamente ad accelerare i tempi di consegna. Il colosso, infatti, venne eretto in soli 792 giorni (l’inaugurazione avvenne il 31 marzo 1889) ; un tempo record, considerate le tecnologie del tempo e le dimensioni dell’opera (ma la Torre Eiffel vanta pure un sinistro primato negativo : 370 suicidi…). I 6700 Caduti del Lavoro in Qatar, gridano giustizia. L’avranno? Alle loro spalle si agita un popolo di spettri il cui sacrificio è stato totalmente ignorato dalla Storia. Se si provasse a calcolare il numero ipotetico di manovali morti per erigere la piramide di Cheope, il Colosso di Rosi, il Colosseo e le altre meraviglie del mondo antico si potrebbe arrivare a qualche milione. – Nell’immagine, la Torre Eiffel fotografata il 15 maggio 1888.
Italo Interesse
Pubblicato il 28 Gennaio 2023