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Camplone: “Lo sfogo? Voleva essere un modo per caricare la squadra”

Nella conferenza pre – partita di ieri era presente tutta la famiglia biancorossa come un bel quadretto di altri tempi, a partire dal presidente Gianluca Paparesta, al diesse Zamfir, al capitano Defendi e per concludere il tecnico Camplone. Tutti all’unisono hanno fatto passare un messaggio senza contraddittorio: “Venite a sostenerci in massa, fatelo esclusivamente per i nostri colori perché possiamo farcela insieme, crediamoci”. L’unico a dare risposte ai giornalisti per rispettare un chiaro diktat della società, è stato il tecnico Andrea Camplone che tuttavia alla domanda se fosse stato soddisfatto dal calciomercato ha risposto in modo non pienamente convincente, con un dirigente sull’uscio della porta della sala conferenza che faceva palesemente cenno di sbrigarsi perché c’era da recarsi agli allenamenti. La dirigenza biancorossa, per quanto la stampa potrà risultare poco simpatica ai tifosi e spesso invisa alle società perché dicono cose scomode o raccontano delle pecche, oltre a rompere il silenzio stampa avrebbe fatto ulteriormente più bella figura se avesse permesso ai giornalisti di porre domande al patron della società in quanto certe risposte di chiarezza sono ben più importanti della partita contro la Pro Vercelli non proibitiva e dove è scontato che i pugliesi debbano vincere con o senza contestazioni legittime dei tifosi. Invece alla stampa è passato un unico messaggio: “Pensiamo a vincere e le risposte arriveranno successivamente” e sinceramente non possiamo esimerci dal raccontare quanto si è percepito, sperando in tempi migliori ed in un clima più realistico.

Pertanto dopo gli appelli in scaletta di Gianluca Paparesta, del diesse Zamfir e di capitan Defendi, in sostanza tutti uguali e ripetitivi, ha preso parola il tecnico Andrea Camplone che ha cominciato il suo discorso chiarendo lo sfogo di Chiavari: “Il mio sfogo post-Entella? Un modo per spronare e caricare la squadra, credo e spero che i ragazzi abbiano recepito il mio messaggio. Non ho voluto scaricare la squadra, io sono il comandante e primo artefice dei risultati. A Chiavari è mancato l’approccio mentale, è stata colpa mia. Evidentemente non ho caricato a dovere la squadra e me ne assumo tutte le responsabilità”. Il mister ha poi proseguito la sua disamina convinto delle potenzialità dei propri ragazzi, annunciando che difficilmente ci saranno cambi di moduli, salvo sorprese: “Io credo che il Bari possa sostenere le mie idee di gioco anche perché in rosa ci sono giocatori esperti che spesso hanno vinto i campionati. Stanno mancando i gol ed essenzialmente i punti, con l’Entella un’occasione l’abbiamo creata loro sono stati più bravi di noi nel sfruttarle e ci hanno battuti. Il Crotone ad esempio, anche nei suoi momenti peggiori ha sempre segnato, noi no. Non contano i moduli ma la mentalità e l’approccio nell’arco dei novanta minuti. Noi stiamo lavorando per raggiungere uno stato impeccabile. Problema terzini? Jakimovski e Cissokho sono i più votati all’attacco, Donkor l’abbiamo adattato e sta facendo bene. Purtroppo a volte la squadra appare sbilanciata e i due centrali difensivi sono abbandonati al loro destino. Sono convinto che miglioreremo! Resto comunque dispiaciuto nel vedere la squadra che non fa punti ma è vero anche che molti giocatori abbiano accusato problemi di infortuni, spero che arrivino tempi migliori”. Per quanto è verissimo che gli infortuni possono aver condizionato il tecnico a fare delle scelte di fortune in determinati casi, il Bari dall’altra parte ha trovato avversarie non irresistibili e spesso e volentieri, a prescindere da chi affrontava in trasferta ma nel girone di ritorno è capitato anche in casa, ha avuto un atteggiamento dimesso ed altalenante mostrando pecche nei vari reparti. Passi il messaggio all’unisono di coesione e di restare tutti uniti perché il campionato è tutt’altro che finito ed il Bari ha le carte ed i mezzi per arrivare anche terzo, ma sarebbe giusto e responsabile dare risposte sincere su tutti i fronti. Sulla Pro Vercelli la guida tecnica ha concluso la sua conferenza: “I piemontesi sono una squadra tosta, e li troveremo arroccati dietro la linea della palla pronti a sfruttare il minimo errore. Inoltre con l’innesto di Carlo Mammarella hanno acquisito in potenza e qualità davanti e dovremo fare molto attenzione alle palle inattive ed ai colpi di testa non solo suoi”.

M.I.

 


Pubblicato il 12 Marzo 2016

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