Sport

Caos campionati: pareri discordanti a confronto

Pandemia globale, ma anche tanto caos istituzionale. Il calcio è la terza industria del Paese e senza dubbio va tutelata, per l’introito che porta e tutto ciò che vi ruota attorno. Sicuramente in questo momento che attraversiamo ci sono un’infinità di problemi, e la preoccupazione maggiore è quella di fermare i contagi e numero di cedessi, questi ultimi in leggero calo, vedendo gli ultimi bollettini, ma non deve tutto ciò far abbassare la guardia. Facciamo un excursus su quanto è avvenuto nelle ultime 48 ore a suon di botta e risposta, tra Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport e per le politiche giovanili, è tornato a soffermarsi sulla serie ‘A’ ne riportiamo uno stralcio riportato dai principali canali Ansa: “Il calcio non ricomincerà il 3 maggio. Le squadre di serie A devono capire che nulla sarà più come prima. Pensavo ai nostri ragazzi, abituati a stringersi, abbracciarsi, passarsi la bottiglietta d’acqua, tutto ciò mancherà. Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Proporrò a breve di prorogare per aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, suo quali non eravamo intervenuti perché c’era ancora la possibilità si tenessero le Olimpiadi, invece posticipate anche quelle”. Dichiarazioni forti, ma importanti perché a riferirle è stato il ministro dello Sport, il quale ha poi ha proseguito che sul piano per rilanciare lo sport, metterà sul piatto 400 milioni, destinati allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, affinché ha detto ‘costituiscano il tessuto della rinascita’. Tuttavia, le polemiche o comunque dissenso rispetto a quanto esprime il numero uno a livello istituzionale dello Sport in Italia ha risposto il presidente della Figc, Nicola Gravina attraverso un’intervista rilasciata a Radio Cusano tv: “La priorità è terminare i campionati entro l’estate, senza compromettere la prossima stagione, 2020-2021. Non possiamo permetterci un’estate piena di contenziosi legali e di procedure”. Ed ancora il numero della FIGC ha proseguito citando proprio il ministro dello Sport: “Il ministro Spadafora ha detto che proporrà blocco delle attività fino alla fine di aprile compreso allenamenti, aspetterei la decisione del Consiglio dei ministri. Certo, è un messaggio che richiede alcune riflessioni. I nostri campionati sicuramente non riprenderanno prima di maggio, scenario già ipotizzato. Sia la Uefa che la Fifa si stanno impegnando affinché si possa sforare la dead line del 300 giugno fino ad arrivare ad agosto”. Inoltre sulla Serie C, mondo che conosce bene ha detto e dato un’indicazione su quale potrebbe essere uno sviluppo molto realistico: “La serie C a tre livelli non va più bene. Bisogna tornare ad un’eccellenza di serie C di venti squadre e poi quaranta di un’altra serie semi-professionistica. Per individuare le squadre che devono far parte di una ‘C’ d’Elité basta seguire l’andamento della classifica, ci sono società che arrivano prima delle altre”.  Infine, ad alzare ulteriormente il tiro ci ha pensato l’Assocalciatori, attraverso il suo massimo rappresentante, Damiano Tommasi ha fatto sapere il suo pensiero sulla questione stipendi dopo lo stop causa covid19: “Sul tavolo abbiamo un elemento in più rispetto alle scorse settimane – spiega all’Ansa, Tommasi – dopo le parole del ministro Spadafora la preoccupazione che si chiudano qui i campionati è concreta. Quindi bisogna porsi il problema della chiusura della stagione da un punto di vista sportivo, dei contratti, insomma formale”. Sul taglio degli stipendi, il numero Uno dell’Assocalciatori, Tommasi ha concluso: “Cerchiamo se possibile una soluzione comune, La Juve è andata avanti ma non ci ha colto di sorpresa, sapevamo tutto e non ci sentiamo delegittimati, anzi Chiellini è nostro consigliere. Se non ci sono contenziosi tra club e giocatori non siamo tenuti ad intervenire, se loro hanno trovato un accordo va bene così”.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 31 Marzo 2020

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio