Carceri: troppi malati, situazione pronta ad esplodere
Non bastava il sovraffollamento dei detenuti, non bastava la fatiscenza delle carceri, non bastava la cronica carenza dei poliziotti penitenziari, non bastavano le reiterate denunce sul grave deficit di assistenza sanitaria ai detenuti con tutte le altre problematiche annesse e connesse che in questo periodo dell’anno diventano più gravi all’interno delle nostre carceri, a causa della calura e della mancanza di spazi. Ora, come denuncia il maggiore sindacato degli agenti penitenziari (Sappe) ci si è messo anche il problema dei detenuti malati psichiatrici che ormai nelle carceri pugliesi hanno superato alcune centinaia di unità. Di fronte a questa ennesima e grave questione, ben poco si puo’ fare poiche’ mancano nei penitenziari pugliesi spazi adeguati per contenere tali soggetti, i quali vengono associati nelle stanze assieme agli altri detenuti. Ormai ogni giorno che passa il numero di detenuti affetti da gravi patologie psichiatriche, specie nella casa circondariale del capoluogo, aumenta sempre di più, mettendo a repentaglio la sicurezza dei penitenziari e dei lavoratori. Le continue aggressioni ai poliziotti penitenziari lasciati soli ad affrontare questa ennesima emergenza senza alcun strumento, gli innumerevoli atti di autolesionismo o di aggressività, stanno ad indicare che la situazione è pronta ad esplodere. Come non ricordare quanto accaduto a Bari, ove una mezza dozzina di agenti, per colpa di un solo detenuto, hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso, eppoi ancora Taranto, Lecce e Foggia. <>, rimarca Federico Pilagatti, segretario Sappe. Il sindacato autonomo polizia penitenziaria, non può non denunciare anche in questo caso l’inadeguatezza delle risorse e dei mezzi messi a disposizione dalla Regione Puglia che ha l’obbligo di offrire un adeguata assistenza psichiatrica in tutte le carceri pugliesi. Anche dove viene previsto un impegno più corposo come Bari e Lecce, non si riesce assolutamente ad affrontare la questione in maniera adeguata. Ormai è un viavai continuo dalle carceri agli ospedali per sottoporre tali detenuti al “tso”, salvo poi rientrare in carcere. Il Sindacato, dunque, chiede nuovamente ai parlamentari pugliesi che venga fatta con urgenza un indagine sulla presenza nelle carceri pugliesi di detenuti affetti da patologie psichiatriche al fine di poi di costringere la Regione Puglia eppoi l’Amministrazione Penitenziaria, a porre in essere tutte le misure necessarie atte a contenere questo preoccupante e drammatico fenomeno.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 13 Luglio 2013