Caro Ministro ti scrivo: “Ecco le proposte reali, non promesse a vanvera”
Giuseppe Carrieri è consigliere comunale, eletto con una lista civica cinque anni fa ed anche se tra pochi mesi scade il mandato che gli hanno conferito i cittadini baresi, non rinuncia ad occuparsi di problemi interenti la giustizia. In particolare la sede unica della giustizia, autentico nodo scorsoio della politica cittadina. Peraltro Carrieri di mestiere fa l’avvocato e quindi conosce bene la materia. <<Anche io ho scritto al Ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede sulla questione dell’edilizia giudiziaria barese, in particolare dopo un confronto sul tema con il Coordinatore Cittadino di Forza Italia, l’Onorevole Sisto. Gli ho ricordato che il Sindaco di Bari per anni non ha fatto nulla per sopperire alla grave situazione degli Uffici Giudiziari baresi, se non proporre estemporanee idee di improbabili palazzi di giustizia su suoli periferici dove sono ubicate caserme fatiscenti. Idee che a distanza di tempo (malgrado ben quattro anni di governi di centrosinistra) non hanno prodotto neppure uno straccio di studio di fattibilità. Ho inoltre ricordato al Ministro che fra poche settimane Bari rinnoverà il sindaco e la giunta e che tutt’altra é la soluzione che chiederemo al Ministero>>.
Scusi avvocato, se Decaro ha chiesto di ripescare il piano per trasferire la sede unica della Giustizia alle ex Casermette, lei cosa chiede al Ministro?
<<Non certo di ripartire da zero, come propone appunto il Sindaco Decaro, ma invero finanziare il progetto definitivo del secondo palazzo di giustizia al Libertá (costato oltre 5 milioni di euro), che da anni giace nei cassetti degli Uffici comunali. Un edificio che in una trentina di mesi é possibile costruire. E finanziare, inoltre, la ristrutturazione dell’ex Tribunale Militare, dove in un anno e mezzo sarebbe senza dubbio possibile allocare gli uffici del Giudice di pace e il Tribunale del Lavoro che, traslocando dal Tribunale di Piazza Enrico De Nicola, libererebbespazi per la giustizia penale. Nella nota ho ricordato, altresì, al Ministro la speciale normativa esistente (dal 2017) che destina fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria agli edifici giudiziari del mezzogiorno d’Italia e che malgrado i miei solleciti formali non é stata ancora applicata per i tribunali baresi che letteralmente cadono a pezzi. Anche per colpa dell’attuale sindaco che, sino al 2015 aveva il compito di manutenere i palazzi di giustizia, e che ha omesso di svolgere puntualmente tale compito. Ho concluso la mia nota a Bonafede, ricordando che la Città di Bari intende preservare in tal modo un quartiere in grande disagio come il Libertà dalla perdita di presidi di legalità e che un sindaco in scadenza di mandato (fra pochi mesi) non puó continuare a raccontare di idee e progetti che in questi ultimi cinque anni non é riuscito in nessun modo neppure a iniziare a concretizzare. Speriamo che Bonafede ascolti me!>>
Francesco De Martino
Pubblicato il 2 Febbraio 2019