Caro ministro, ti scrivo… “Puoi assumere qualche funzionario?”
Ormai non è una novità che alla Regione Puglia, forse a causa della ben nota carenza di dirigenti, ci si rivolga all’esterno per capire cosa fare e ricevere direttive. E’ accaduto in passato tante volte, in ultimo con la missiva trasmessa al Ministero delle Finanze e Bilancio per capire come salvare capra e cavoli, sciogliendo il nodo del ‘buco’ da 19 milioni sulle spese del personale e adesso l’altro ieri, sempre per i problemi del personale. Anzi, ad essere più precisi, per capire come uscire dall’empasse del concorso da funzionario Cat D a causa delle ‘forche caudine’ imposte dal recente Decreto Madia in tema di Pubblica Amministrazione. E’ stato il Vice Presidente della Regione Puglia, nonchè Assessore alle Risorse Umane Antonio Nunziante, a far sapere che, in riferimento alla graduatoria finale di merito del concorso pubblico “RIPAM PUGLIA” per la copertura di ben duecento unità di personale di ruolo-categoria D, relativo ai profili di “Funzionario Amministrativo” e “Funzionario Tecnico”, il 5 luglio ha inviato una nota ai Ministeri dell’Interno, Giustizia, Trasporti e MIBACT. Sarà uno di questi tre, tanto per non sbagliare, che potranno dare una mano alla Regione e al suo Settore Personale al fine di poter utilizzare <<…un bacino di risorse umane altamente qualificato, già selezionato attraverso una rigida procedura concorsuale>>. Una selezione, precisa ancora Nunziante, svolta da una commissione interministeriale, per cui si è fatta richiesta anche all’ex Ministero della Pubblica Istruzione pur di valutare la possibilità di attingere, nel caso in cui quegli stessi ministeri siano in procinto di reclutare nuovo personale, dalla graduatoria del concorso regionale. Un modo come un altro, insomma, per ampliare il plettro delle possibilità a vincitori e idonei, per i quali ci si attendeva da oramai un anno e mezzo un provvedimento che, concretamente, indirizzasse le future assunzioni all’interno delle agenzie e degli enti cosiddetti strumentali. Insomma, anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale (che ha escluso la stabilizzazione del personale delle agenzie), si attende (ancora…) altro non ha saputo fare l’Assessore alle Risorse Umane Antonio Nunziante (e il nuovo dirigente al Personale, che fa?) a favore dei vincitori/idonei di Cat. D. In effetti bisogna anche dire che nei mesi scorsi si è provveduto all’assunzione di novantaquattro vincitori e di un precario e bisogna anche dire che la presenza nel piano assunzionale di un solo precario è stata giustificata “pubblicamente” dal solito Nunaziante con l’intento di scongiurare eventuali ricorsi da parte degli altri precari. A questo proposito, però, bisogna anche ricordare che tra i novantaquattro già assunti ci sono già un bel po’ di precari (circa la metà) in virtù dei punteggi attribuiti loro dal bando (2 punti per ogni anno di servizio), tipo corsia preferenziale. Un caso eclatante è quello di un “precario” – categoria tecnica – che ha preso il voto minimo agli orali e che si ritrova in un’ottima posizione nella graduatoria (infatti ha firmato il contratto a tempo indeterminato) solo grazie ai tanti punti di titoli: se non avesse avuto titoli, sarebbe stato un idoneo molto basso nella graduatoria. Tornando ai fatti, sulla sarabanda del personale regionale sempre più diviso tra precari, idonei, vincitori e storici, non si può non evidenziare che per assumere i vincitori dei vari concorsi banditi dalla pubblica amministrazione, quelli ultimamente tornati sulla graticola, ci sarà tempo fino a fine 2018. Che tradotto in calendario, senza bisticci di parole, significa circa altri diciotto mesi. E con in mezzo ferragosto, Natale e Capodanno …tempus fugit.
Francesco De Martino
Pubblicato il 7 Luglio 2017