Cronaca

“Caro Prefetto, le elezioni dei nuovi municipi non sono regolari, bisogna rinviarle…”

Per capire subito che il decentramento per l’amministrazione Emiliano ha rappresentato solo e soltanto una squallida operazione elettorale, basti dire che anche la creazione a Bari dei nuovi -…si fa per dire- cinque municipi che hanno assorbito le nove circoscrizioni, partiranno solo con la nuova amministrazione municipale, non si sa bene quando. E infatti Tonino Gadaleta, che di questa battaglia ne ha fatto una vera questione di principio, prima ancora che politico-amministrativa, parla dell’inconsistenza politico-istituzionale del consiglio comunale di Bari che nella seduta di lunedì 24 marzo, alla fine della consiliatura, ha approvato a maggioranza il Regolamento istitutivo dei Municipi. <>. Insomma, per Gadaleta ha vinto il Partito del non Decentramento, di cui il potere burocratico dirigenziale di vertice ne è una componente fondamentale capace, a questo punto, di rendere servili gli atteggiamenti della rappresentanza istituzionale. In queste condizioni a pagare lo scotto più forte saranno i cittadini, come nella precedente consiliatura, li vedremo sballottati tra uffici comunali centrali e periferici a richiedere le legittime soluzioni dei problemi emergenti del territorio. Il “potere” li considera sudditi utili soltanto a pagare tasse, imposte e addizionali ed ora si aggiungerà la TASI, un’altra tassa che servirà a finanziare, tra l’altro, manutenzioni in genere, pubblica illuminazione eccetera>>. Ma non è finita. Come è noto, il Senato ha approvato, tra l’altro, l’istituzione delle Città metropolitane, tra cui l’Area di Bari comprensiva dell’ex territorio della Provincia. Il provvedimento ritorna alla camera. Il Sindaco del comune capoluogo  nella fase di avvio assurgerà al ruolo di Sindaco metropolitano dei 41 comuni della Città metropolitana. Al di là dell’avventuristiche dichiarazioni del Sindaco Emiliano, certamente non aver realizzato il Decentramento amministrativo non è un bel biglietto da visita, se non un ostacolo al processo istitutivo della Città metropolitana perché i vizi di un penoso e strumentale campanilismo sono ancora tutti in piedi, tanto che lo stesso Gadaleta ha deciso di rivolgersi nuovamente al rappresentante del Governo a Bari, riavvolgendo il nastro del decentramento dalle tappe più recenti. Ecco il testo della missiva giunta ieri sulla scrivania del dottor Nunziante “”Ill.mo Signor Prefetto di Bari, con delibera n. 5 del 24 marzo 2014 il consiglio comunale di Bari ha approvato il Regolamento istitutivo dei Municipi che andrà in vigore il giorno successivo alla scadenza del termine di pubblicazione della delibera all’albo pretorio del comune di Bari; Con raccomandata del  31 gennaio 2014 n. 14942259569-9 lo scrivente ha fatto presente a Sua Eccellenza Prefetto di Bari lo stato dell’arte del processo istitutivo degli accorpamenti delle attuali circoscrizioni in funzione dell’approvazione del Regolamento istitutivo dei Municipi come da riferimenti statutari e regolamentari; L’art 82 del Regolamento istitutivo dei Municipi approvato dal consiglio comunale, allegato in copia, prevede, una volta istituiti i Municipi, la cancellazione delle disposizioni del Regolamento sul Decentramento in vigore e di conseguenza il termine fissato dal consiglio comunale con delibera n. 65 del 5 novembre 2013  entro il quale la Giunta comunale. avrebbe dovuto attribuire entro e non oltre il 31.12.2013 le funzioni proprie, relative risorse finanziarie nonché il personale necessario. Tale decisione amministrativa è rimasta inadempiuta e con l’istituzione dei Municipi, perpetrando il rinvio, si promuove nuovamente un decentramento amministrativo all’insegna dello sperpero del denaro pubblico e in netto contrasto col comma 5 dell’art. 17 del Tuel; Dai colloqui verbali con la Prefettura è venuto a conoscenza della reiterata richiesta al Sig. Sindaco di Bari di chiarimenti circa i rilievi mossi dallo scrivente sulla questione, e nonostante i solleciti sembra che il comune di Bari tardi a rispondere. Lo farà una volta passati i termini di pubblicazione della delibera all’albo pretorio, quando si deve procedere all’indizione delle elezioni delle prossime amministrative? La mancata attuazione della disposizione di legge, comma 5 art. 17 del Tuel, dopo circa 14 anni produrrà un nuovo ricorso al TAR che come il precedente sarà certamente vincente, la qualcosa non è certamente né proponibile, né pensabile; Considerati i tempi tecnici abbondantemente superati, e sembrerebbe un ritardo voluto per evitare la Riforma del comune e perpetrare lo Status quo, si è dell’opinione di valutare l’ipotesi di rinviare le elezioni amministrative del comune di Bari, relativamente ai consigli dei Municipi, alla prima data utile per ripristinare i principi del Diritto costituzionale (anche il Personale resta incardinato nelle Ripartizioni centrali) e della trasparenza degli atti amministrativi.

Francesco De Martino              


Pubblicato il 4 Aprile 2014

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