Cronaca

Case vacanze, occhio alle truffe

Una mano lava l’altra. Vacanzieri a corto di soldi e proprietari di immobili vessati dal fisco si vengono incontro e ciascuno realizza il suo. Così, appartamentini, villette e altri fabbricati senza pretese ritrovano utilità. Dopo i primi incerti passi mossi tra il generale scetticismo, la formula casa-vacanze si è imposta. Un mercato che, già florido negli anni del passaparola e dei cartelli affissi all’ingresso, è ora esploso grazie al contributo della Rete. Ma la Rete, per quanto utile, è pure tanto insidiosa. Attenzione agli annunci online. I mascalzoni sono in agguato : Non è difficile disegnare un profilo intestato a persona inesistente e corredarlo di foto. Quando il malcapitato abbocca, gli si spedisce con una mail un contratto di locazione standard da restituire firmato. A questo punto il cliente, pagata la caparra (fra i 500 e i 700 euro) con un bonifico o carta prepagata, si mette in viaggio. Ma giunto a destinazione si ritrova al cospetto di una casa-fantasma, nel senso che la casa non esiste o che è già occupata, dal proprietario o altro locatario… La scorsa estate sono stati messi a segno sei di questi colpi a Gallipoli. Le truffe erano partite da Como, Erba, Lodi, Salerno e Soleto (unica città pugliese). Allora, che fare, rinunciare alla formula della casa-vacanze? Gli esperti del settore suggeriscono un pacchetto di fondamentali cautele. Innanzitutto, diffidare di alloggi offerti a prezzo vile e corredati di immagini spettacolari. E quando sorgono sospetti, domandare all’inserzionista ulteriori immagini. Punto terzo : controllare le date di iscrizione dell’inserzione ; se l’inserzione vanta una certa ‘anzianità’ è più affidabile. Guardarsi, poi, da chi non vuol fornire un recapito telefonico o che non risponda al numero fornito. Una buona cautela è anche domandare all’inserzionista una fotocopia di un documento di riconoscimento. Veniamo ai soldi : Occhio se la casa è in Italia mentre codice iban o conto corrente indicano che il proprietario risiede all’estero. CaseVacanza.it invita a fare attenzione se viene richiesto il pagamento attraverso Postepay, Cartalis, Western Union, Money Gram  (la rintracciabilità di chi incassa può diventare problematica ; ciò che invece non succede con il bonifico). Meglio, inoltre, non svelare alcun dato personale o numero di conto corrente, a meno che essi non siano strettamente necessari alla stipula del contratto di locazione. Dubitare anche di un proprietario che affermi di essere fuori per lavoro o ferie, ma che di dichiari pronto ad attendere sul posto l’arrivo del cliente. In ultimo, non dimenticare di conservare tutta la corrispondenza per posta elettronica e messaggi come prova dell’intera operazione.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 30 Luglio 2015

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