Castel del Monte e l’ulivo nel nuovo logo della Regione
Gioca su tre elementi: la Puglia, l'Italia e il levante che caratterizza la regione geograficamente ma anche culturalmente e idealmente
E’ stato presentato ieri a Bari presso la sede della Presidenza Regionale il nuovo logo della Regione Puglia che tuttavia non abroga e non sostituisce, ma integra, quello ufficiale esistente e non ha alcun intento araldico o storico. La ragione, come è stato detto, è quella di rilanciare una identità, sia pure nelle diversità di una Regione come la Puglia dalla lunga conformazione. Il logo si intitola. “Puglia, l’Italia a levante” e gioca su tre elementi: la Puglia, l’Italia e appunto il levante che caratterizza la regione geograficamente, ma anche culturalmente e idealmente ed è participio presente del verbo levarsi, cioè alzarsi. L’ ispiratore e ideatore del disegno, davvero molto bello ed elegante, è il noto professor Antonio Romano, salentino, fondatore di Inarea Identity Design e autore di fortunati e celebri loghi, come quello di Rai, Trenitalia e Ilva. In poche parole, il logotipo è una felice ed indovinata sintesi tra il monumento pugliese più famoso, Castel del Monte con la sua forma ottagonale di evidente natura simbolica e le torri e frutto del genius loci di Federico II, detto Stupor Mundi e un ulivo, pianta che caratterizza il nostro territorio. In sede di conferenza stampa, il Presidente Michele Emiliano, visibilmente emozionato, ha ricordato il notevole lavoro di squadra che ha caratterizzato la nascita del logo: ” Sino a qualche tempo addietro vi era assoluta libertà di brand, persino negli ospedali ed anche le stesse agenzie regionali a volte usavano il loro, persino prediligendolo a quello ufficiale della Regione. Il brand è simbolo di una identità. Quello che abbiamo realizzato non ha pretese di sostituzione dell’araldica o della storia, ma è frutto di un lavoro di equipe a dimostrazione che nessuno da solo è essenziale, ma siamo tutti necessari. Nel disegno viene raffigurato Castel del Monte sicuramente il monumento più visto in Puglia e l’ulivo, albero che ci appartiene. Dicono con una punta di dispregio, che noi pugliesi siamo levantini, ma a conti fatti questo è un pregio, perchè sappiamo evitare i conflitti e vedere come Cassandra le cose in anticipo sui tempi. In questo logo ci sono la nostra tradizione e la cultura. E’ stato un lavoro difficile ed è una operazione che ha richiesto tempo e varie consultazioni, era necessaria, forse è arrivata in ritardo, ma finalmente ora lo abbiamo, trovando una sintesi. Valuto a dir poco geniale questo logo e oggi sono emozionato quando lo guardo e riguardo.”. L’ assessore Alessandro Delli Noci: “Non era semplice realizzare un logo che definisse e promuovesse il brand Puglia. Lo scopo è quello di valorizzare il territorio che ha dimostrato con il G 7 tutte le sue capacità. La Puglia non è solo friselle e taralli, ma anche industria di pregio e di ingegno. Vogliamo così esaltare la autenticità di un popolo e di una regione dalle tante identità. In poche parole, racconta la nostra terra con felice intuizione giocando abilmente su Italia, Puglia e Levante”. Il professor Antonio Romano. fondatore di Inarea Indentity Design ha raccontato la generi del logo ricordando: “Che il design ha in parte sostituito l’arte contemporanea. Il disegno coglie l’essenziale. Ho interloquito a lungo con l’assessore Delli Noci, con l’avvocato Rocco De Franchi, direttore della Struttura speciale regionale di Comunicazione istituzionale, e naturalmente il Presidente Emiliano che ha inteso fare un dono ai pugliesi. Il marchio è identificativo del territorio e per questo ho scelto Castel del Monte con la sua pianta ottagonale. Tutti sappiamo il valore simbolico anche nella tradizione cattolica del numero otto e non è un caso che i battisteri antichi siano tutti a questa forma e ho voluto evidenziare la grande figura di Federico II. E ho pensato all’ ulivo che è icona di questa terra “. Infine, l’avvocato Rocco De Franchi: “Siamo grati al Presidente Emiliano che ha inteso regalare questo logo ai pugliesi. Celebriamo la fine di un percorso durato circa due anni e con varie e utili interlocuzioni tra gli uffici con un sano iter partecipativo. Ricordo che il filoso Leibnitz diceva che la forma è anche sostanza e qui ci sta tutta. Chi lo ha elaborato è un professionista famoso a livello internazionale che ha creato loghi famosi in Italia e fuori. Un popolo di formiche ha alzato lo sguardo e ha guardato la realtà. Trovo questo logo geniale in quanto gioca in modo suggestivo su Italia, Puglia e Levante che è anche participio presente di un verbo appropriato”.
BV
Pubblicato il 13 Dicembre 2024