Cronaca

C’è l’ok del Comune per le “asfaltature Arlecchino” dopo gli scavi per posizionare la fibra

Nelle ex frazioni periferiche di Palese e Santo Spirito, ora V Municipio di decentramento amministrativo del Comune di Bari, a differenza di quanto accade in zone più centrali della città, i residenti non solo hanno dovuto attendere diversi mesi, dall’ultimazione dei lavori di interramento della fibra, prima di vedersi sistemare in via definitiva, con l’asfalto, i tagli al manto stradale praticati sulla carreggiata per interrare la tubazione attraversata dalla fibra, ma da quando gli interventi di asfaltatura sono stati compiuti su alcune vie cittadine si è scoperto che l’Amministrazione comunale barese recentemente si è inventata un nuovo modo di sistemare le strade, al fine di risparmiare sui costi di asfaltatura e di rifacimento della segnaletica orizzontale ivi necessaria. Un modo che – a detta di qualche imprenditore nel settore delle opere stradali – è una sorta di “asfaltatura all’Arlecchino”. Vale a dire, un’asfaltatura per sistemare alla meno peggio il manto stradale sulle vie interessate dagli scavi per l’installazione della fibra ottica che evita, all’azienda a cui il Comune ha concesso di effettuare gli interventi installatori di sottoservizi, di procedere al rifacimento integrale della carreggiata con il manto di asfalto ed anche della sovrastante segnaletica orizzontale. E ciò è quanto avvenuto su alcune strade del V Municipio barese interessate nei mesi scorsi da interventi di posizionamento della fibra e recentemente sottoposte ad interventi di asfaltatura parziale, limitatamente alla parte di semi-carreggiata interessata dal cordolo da ricoprire, a seguito del taglio praticato per l’interramento della fibra. In tal modo anche la segnaletica orizzontale è rifatta in modo parziale, poiché si interviene a ripristinare solo la parte che interessa la porzione del nuovo manto stradale e non anche su quella esistente sulla porzione di carreggiata non riasfaltata. Però, c’è chi – tra i residenti del V Municipio – si chiede come mai l’Amministrazione barese in periferia, per un’attività come quella di installazione sotto stradale della rete per la fibra, non sta applicando la norma regolamentare comunale istituita al tempo della prima amministrazione a guida Emiliano che prevede il rifacimento dell’intero manto stradale e della sovrastante segnaletica orizzontale a carico dell’operatore che effettuale l’opera di sottoservizio? Attraverso qualche blog locale di Facebook il presidente dell’Assemblea comunale barese, Michelangelo Cavone, ha informato i concittadini del V Municipio che “per evitare i classici rattoppi, Comune e Open fiber hanno concordato un piano compensativo che prevede il rifacimento dell’intera carreggiata da parte di open fiber su alcune strade e da parte del Comune su altre”. Però, “su strade dove il rifacimento del manto stradale è stato fatto di recente, si sta procedendo al rifacimento di una sola parte della carreggiata”. “Altrimenti – afferma il consigliere – si avrebbe uno spreco di danaro che potrebbe essere investito altrove”. Notizie, queste rese note dal consigliere Cavone, che, unite agli inspiegabili ritardi con cui vengono effettuati (almeno in periferia!) i ripristini del manto stradale da parte del concessionario rispetto al completamento dei lavori di interramento, danno adito inevitabilmente ad una serie di considerazioni sulla non perfetta tenuta, anche dal punto di vista estetico, della viabilità interna alla città. Infatti, il “piano compensativo”, in deroga ad una regola generale che il Comune si era dato in precedenza per gli interventi di ripristino stradale a seguito di scavi, appare una sorta di eccezione, che consente una discrezionalità alquanto discutibile sulle scelte delle vie da sottoporre a riasfaltatura totale o parziale. E, tra queste, quali quelle a carico del Comune e quelle invece a carico del concessionario dell’intervento di scavo. Insomma, un “guazzabuglio” dal quale i cittadini difficilmente riescono a comprendere se una strada non è stata ancora asfaltata per responsabilità dell’Amministrazione comunale o per inadempimento del concessionario, che è intervenuto ad interrare la rete in fibra. Infatti, non sono pochi – almeno a Palese e Santo Spirito – coloro che si chiedono se non sarebbe stato forse meglio che, pur volendo soddisfare ragioni di risparmio, le vie già in buone condizioni di asfalto ed interessate dagli scavi fossero comunque riasfaltate integralmente ma co uno spessore del nuovo mando molto sottile rispetto a quello ordinariamente realizzato, in modo da rendere uniforme anche dal punto di vita visivo il lastrico stradale? E, conseguentemente, anche la segnaletica orizzontale ivi insistente. “Ma probabilmente – ha commentato un palesino residente in una delle vie con asfaltatura all’Arlecchino – all’amministrazione Decaro interessa assi poco la qualità dello stato interno delle vie cittadine”. Se così fosse realmente, allora nella comunità V Municipio barese ci sarebbe forse solo da augurarsi che, per ‘par condicio’, le “asfaltature Arlecchino” susseguenti ai lavori di scavi stradali della ‘Open fiber’ non avvengano soltanto a Palese e Santo Spirito ma anche in zone centrali della città. Come dire: “mal comune mezzi gaudio”. Comunque, una magra consolazione per una comunità periferica, come quella del V Municipio, trascurata dall’Amministrazione centrale anche per tante altre piccole, oltre che per le grandi, ma importanti questioni ai fini della buona vivibilità cittadina.

 

Giuseppe Palella

 

 

 


Pubblicato il 3 Marzo 2021

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