Cronaca

Cena a lume di candela per innamorati con tanto di “stuzzichini spirituali”

La ” febbre” di San Valentino (ma pochi si rendono conto che il 14 Febbraio la chiesa celebra i santi Cirillo e Metodio e Valentino è relegato solo a Terni) ha contagiato anche la diocesi Bari- Bitonto, che per quella data ha organizzato una cena a lume di candela per innamorati con tanto di “stuzzichini spirituali”: avete capito bene, non stiamo delirando, basta leggere il sito della diocesi. La Pastorale per la Famiglia, infatti, nella persona di don Franco Lanzolla ha messo su per circa 30 coppie di fidanzati una cena dal tema “Alle radici dell’amore, cena di San Valentino”, ore 20,30 presso il Centro Diocesano di Spiritualità Familiare di Torre a Mare, borgata a sud del capoluogo. Ma non basta. Il vulcanico don Franco ha predisposto “stuzzichini spirituali”, ovvero riflessioni e meditazioni sulla Parola da ascoltare e degustare anche con musica, tra un piatto e l’altro. Ve lo immaginate il Cantico dei Cantici dopo un riso, patate e cozze o una porzione di orecchiette e cime di rape?

Don Franco, spieghiamo l’iniziativa…

“Abbiamo invitato circa 30 -35 coppie di fidanzati appartenenti alla diocesi, dunque non solo di Bari, a cenare a lume di candela (è previsto un contributo: n.d.r.) per cementare l’unione. Ogni parrocchia ha  scelto una coppia”.

Tra un piatto e l’altro di che cosa si parlerà?

“Del grande mistero dell’amore tra uomo e donna e della famiglia, della progettualità. Il tutto accompagnato da stuzzichini spirituali, musica e ovviamente tanto buon cibo”.

Ci sarà un menù, chi lo prepara?

” Una famiglia di Paolo del Colle che ha una ditta di catering”.

Torniamo all’oggetto e al merito della serata di san Valentino made in diocesi, quale lo scopo?

” Evangelizzare sulla famiglia, un tentativo di fare catechesi su questo e sull’ amore. Lo facciamo a tavola con armonia. I giovani hanno bisogno di tali strumenti e aiuto per costruire una relazione coniugale stabile, elaborare linguaggi appropriati e luoghi nei quali condividere l’amore”.

Ci parli di questi stuzzichini, piuttosto singolari…

“Come dicevo, sono brani di letture bibliche, di meditazioni e riflessioni scritte da questo ufficio”.

Se per assurdo alla serata si presentasse una coppia gay?

“Che razza di domanda non corretta. Si tratterebbe di due persone che comunque si amano. Io le rispetto come rispetto ogni individuo, ma non questa visione della famiglia. E’ una scelta sulla quale non concordo però non punto il dito. La famiglia in senso cristiano è formata da uomo e una donna aperti alla vita”.

Insomma: dopo la carnevalata del solstizio in cattedrale pensavamo di averle viste tutte. Ma con la cena di San Valentino e gli stuzzichini spirituali siamo andati ben oltre. Chi riuscirà a fermare questa deriva?

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 14 Febbraio 2019

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