Cronaca

Centro Permanenza e Rimpatri: ancora in ritardo stipendi e buste paga

Passano inesorabilmente settimane e mesi, ma lavoratori e loro rappresentanti sindacali non possono fare altro che registrare daccapo il mancato pagamento della tredicesima e della mensilità di Dicembre 2021 e, come non bastasse, i saldi di Settembre, Ottobre e Novembre nonché la mancata consegna delle buste paga di Ottobre, Novembre e Dicembre. Senza contare, denunciano ancora i sindacati, altre irregolarità sul posto di lavoro ancora tutte da accertare. E così la segretaria della Funzione Pubblica/Cgil Francesca Scolamacchia s’è rivolta direttamente a Prefetto di Bari, ispettorato del lavoro e ministeri annessi e connessi dopo gli esposti del passato (…regolarmente a vuoto) per denunciare nuovamente <<…le sistematiche violazioni contrattuali da parte della cooperativa “Badia Grande” che gestisce il CPR di Bari-Palese>>. Una vera piaga, dunque, quella dei ritardi dei pagamenti degli stipendi accumulati dalla cooperativa siciliana che gestisce proprio su mandato prefettizio il centro permanenza e rimpatri di Bari-Palese. I lavoratori del centro permanenza e rimpatri sono creditori delle loro sacrosante retribuzioni pur avendo prestato la propria opera regolarmente…come se la prestazione lavorativa fosse gratuita, oppure valesse a piacimento di chi, evidentemente, ritiene si possa campare alle spalle di genitori e parenti…o d’aria. La rabbia dei dipendenti di ‘Badia Grande’ è, insomma, tornata alle stelle anche perchè la storia di ritardi o mancati pagamenti delle paghe alla scadenza contrattuale si ripete -…quella sì – regolarmente, con cadenza che non si capisce come possa passare inosservata negli uffici della stazione appaltante. Stazione appaltante tenuta, anche questo vale la pena rammentarlo, a far valere norme e regolamenti. A cominciare, tanto per cominciare, dall’art. 79 del CCNL sul pagamento della tredicesima mensilità. Che testualmente recita: “entro il mese di dicembre di ogni anno l’azienda corrisponderà al personale un importo pari a l mensilità della retribuzione “. Ma la Fp/Cgil nella sua missiva indirizzata in prima battuta al Prefetto di Bari ha pure evidenziato come la <<…mancata consegna delle buste paga non permette ai lavoratori di avere contezza di cosa sia stato  retribuito  così come evidenziato  dalla  Legge in materia. Riteniamo quello agito dalla Cooperativa ‘Badia Grande’ un comportamento irrispettoso nei confronti dei lavoratori data la natura alimentare del credito ed oltraggioso nei confronti della Prefettura di Bari -si legge ancora nella nota della Fp/Cgil – che ha più volte sollecitato la stessa Cooperativa al rispetto del CCNL. Il perpetrarsi di tali modalità – che proseguono da  anni –  indicano  un comportamento intenzionale della  Cooperativa  Badia Grande  di  una gravità  inaudita  che non  dovrebbe  essere permesso all’interno di un appalto gestito dalla più importante Istituzione del Paese>>. Eppure la cooperativa trapanese già finita altre volte nel mirino dei sindacati, sembra aver preso nuovamente sottogamba esposti e denunce che interessano il centro barese. Anzi, i lavoratori che hanno rivendicato i propri diritti da quelle parti sono stati  raggiunti  da provvedimenti di trasferimento presso il CARA di Foggia, nonostante la carenza di personale all’interno di Bari-Palese. Mancanza di personale sopperita, per di più, dall’utilizzo “illegittimo” dei lavoratori di un’altra cooperativa che svolgono turni e mansioni sovrapponibili agli stessi operatori del CPR, anziché occuparsi della sanificazione e igienizzazione degli ambienti, così come riportato dal legale rappresentate di “Badia Grande” in sede prefettizia. <<Se ciò corrispondesse al vero si verificherebbe una situazione illegale di “interposizione di manodopera”>>, denunciano infine i rappresentanti dei lavoratori del centro a nord del capoluogo. Pronti a ricorrere, se necessario, a forme di protesta più pesanti e incisive, per convincere i rappresentanti del governo a controlli più seri e accurati sul rispetto di contratti, leggi e regolamenti.

Francesco De Martino


Pubblicato il 4 Febbraio 2022

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