Centrodestra riluttante alle primarie, il centrosinistra ha deciso
A Bari le elezioni amministrative della primavera prossima sono ormai dietro l’angolo, ma la scelta definitiva dei nomi da parte delle principali forze politiche, per la successione a Michele Emiliano, non sembra affatto semplice, né imminente. Infatti, i contorni di alcune candidature a Primo cittadino di Bari sembrano certi, come nel caso del presidente dell’associazione “Impegno civile”, Domenico Di Paola, che è già in pista come candidato sindaco a capo di un’omonima lista civica, che sta trattando da tempo con le forze del centrodestra, per avere il sostegno fin dal primo turno alla conquista di Palazzo di Città. Altre nomi, invece, sembrano più presentati come delle dichiarazioni d’intenti, effettuate per scopi tattici, che per un’effettiva volontà a partecipare alla corsa elettorale delle comunali baresi. Nel centrodestra, se non ci fossero i tatticismi delle forze minori che ruotavano intorno al Pdl prima, ed a Forza Italia ora, l’accordo probabilmente sarebbe già stato raggiunto da qualche mese. Poi, però, il quadro politico si è ulteriormente ingarbugliato a causa delle recenti vicende politiche nazionali del Pdl ed a livello barese, quindi, la scelta definitiva del nome da sostenere come candidato sindaco è slittata e continua a tenere banco il criterio da adottare per l’individuazione del nome. Nome che per poter sperare di vincere le comunali al primo turno dovrebbe avere il sostegno compatto di tutte le forze di area. E per questo la scelta del nome dovrebbe essere effettuata da tutti con modalità condivise e convincenti. E l’unico criterio in grado di mettere d’accordo le diverse anime del centrodestra barese al momento sembra essere lo stesso che risolve le contrapposizioni sui nomi all’interno del centrosinistra, ossia le primarie. I nomi che dovrebbero partecipare alle eventuali primarie del centrodestra non sarebbero però tanti, se si considera che Di Paola dovrebbe essere comunque della partita, essendo sostenuto dalla sua lista civica e da Forza Italia, ed allo stesso “gioco” potrebbero presentarsi al più due concorrenti, uno del Nuovo centrodestra ed uno di Fratelli d’Italia. Ma se nella coalizione di centrodestra le primarie sono ancora oggetto di contesa, in quella di centrosinistra il nodo delle primarie è stato sciolto proprio ieri, avendo stabilito la data del prossimo 23 febbraio per la loro celebrazione. Tale novità dovrebbe a breve smuovere anche un po’ le acque in tutto lo scenario politico barese, oltre che contribuire a far chiarezza anche sulla posizione di altri soggetti della cosiddetta società civile che hanno già ventilato l’ipotesi di una loro possibile presenza in campo da candidati a sindaco alle prossime amministrative baresi. Infatti, tra i nomi che dovrebbero chiarire come intendono concorrere alla corsa elettorale comunale per primo c’è sicuramente il vice di Michele Emiliano, Alfonsino Pisicchio, che ha già annunciato la sua intenzione di candidarsi come sindaco. Ora, infatti, Pisicchio dovrebbe rendere noto se il suo nome sarà presente alle primarie del centrosinistra. Quindi, se si tratta di una proposta di candidatura all’interno di questa coalizione oppure, non presentandosi alle primarie, vorrà dire che è uno dei candidati a sindaco che, svincolato dalla coalizione di centrosinistra, comunque sarà presente sulla scheda elettorale delle amministrative baresi di primavera. Analogo interrogativo si pone per l’eventuale candidatura di Desirée Digeronimo e per il candidato del “Laboratorio urbano”, Eugenio Lombardi, che ha appena annunciato la sua volontà a correre per la poltrona di Primo cittadino, tanto che ha già fissato per il prossimo venerdì la presentazione ufficiale della candidatura e della lista che deve sostenerlo nella corsa. Nessuna sorpresa dovrebbe invece verificarsi tra i nomi che hanno proposto da tempo la propria candidatura nel centrosinistra e, per questo, invocavano le primarie a gran voce. I nomi più noti, come si sa, sono quelli di Pietro Petruzzelli (Pd) e Giacomo Olivieri (Realtà Italia), a cui però dovrebbero aggiungersi anche quelli di altri esponenti del centrosinistra locale, che alcuni mesi fa avevano dichiarato l’intenzione di candidarsi alle primarie nel caso che Antonio Decaro (Pd) avesse rinunciato a candidarsi a sindaco. Ora, infatti, occorrerà sapere se il nome di Decaro sarà tra quelli presenti alle primarie del 23 febbraio prossimo, oppure no. E nel caso lo fosse, cosa decideranno di fare quegli stessi esponenti del Pd, tra i quali Ludovico Abbaticchio, Emanuele Martinelli ed Elio Sannicandro, che in passato avevano annunciato di voler parte del “gioco” per la scelta del candidato sindaco? Un rebus, quest’ultimo, che dovrebbe essere presto chiarito. Come pure ben presto (verosimilmente lunedì 23 dicembre) dovrebbe sapersi l’esito del procedimento penale a carico di Decaro e la conseguente decisione di quest’ultimo se candidarsi a Primo cittadino oppure no. Non è da escludere, infatti, che la vera sorprese nel centrosinistra per la candidatura a sindaco del capoluogo sia ancora tutta da venire.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 18 Dicembre 2013