Cronaca

Cercasi infermieri in corsia, tra concorsi e stabilizzazioni

La carenza di collaboratori professionali infermieri si fa sentire in tutti gli ospedali baresi, non solo all’Oncologico di Bari, aspettando da troppo tempo il bando del maxi concorso unico regionale, appunto, per i CPS Infermieri. Ma una buona mano per turare le troppe falle nelle nostre corsie e reparti potrebbe arrivare anche dalla stabilizzazione per tutti quegli Infermieri che hanno svolto un servizio di almeno un anno all’interno delle Aziende Sanitarie Locali pugliesi, magari anche allungando i termini del servizio prestato a seconda dell’età di chi già opera in corsia. Anche in questo caso sono scesi in prima linea i sindacati autonomi che, come detto, attendono già da parecchio tempo la indizione del bando, ritenendo indispensabile per coprire l’annosa carenza degli Infermieri nel sistema sanitario pugliese attuare la stabilizzazione di chi ha già lavorato nelle strutture ospedaliere delle ASL. E comunque occorrerebbe immettere quanto prima risorse infermieristiche nelle strutture perché la situazione sarà resa più critica con il pensionamento di centinaia di unità lavorative a seguito della misura “quota 100”. Gli infermieri “licenziati” il 30 ottobre scorso, dalla Asl di Bari, erano circa duecentocinquanta; la Asl/Ba ha deliberato in data 2 aprile, l’assunzione, di sole quarantacinque unità e circa una cinquantina il Policlinico Consorziale di Bari, in forte disaccordo con quanto enunciò il presidente Emiliano, nell’incontro in Fiera del Levante, con tutta la platea degli infermieri precari. Personale specializzato che sarebbe stati riassunti in tempi brevi, sempre stando ai ‘desiderata’ del presidente pugliese, sbandierati con troppa leggerezza ‘coram populo’. Fatto sta che sono trascorsi più di sei mesi dalla data di licenziamento e soltanto quarantacinque e non duecentocinquanta unità saranno riassunti dalla Asl di Bari. A tal proposito, in ogni caso, è bene sapere che il maggior numero dei precari, pur fortemente preoccupata, sa che gli infermieri precari, già formati in Azienda sanitaria di Bari, avranno la possibilità di rientrare nella stessa Asl, con lo scorrimento della graduatoria, (i 250 precari licenziati il 30 ottobre scorso,  sono stati collocati a partire dal 560 posto). Quindi necessità che, con l’approvazione del piano di fabbisogno, saranno assunte altre 200 unità, per la necessità di sopperire alle urgentissime ed inderogabili esigenze assistenziali dovute anche all’assenza di personale assente a vario titolo. Per gli stessi sindacati autonomi in ogni caso bisogna evidenziare che l’immissione di nuove risorse lavorative attraverso la stabilizzazione assicureranno il buon funzionamento dei servizi sanitari, garantendo soprattutto il rispetto dei LEA. Conclusione? “Attendiamo il maxi concorso unico Regionale e chiediamo stante l’importanza dello stesso, che vengano assicurate trasparenza ed imparzialità – ha affermato perentorio il Segretario Usppi Nicola  Brescia – garantendo le riserve previste per legge dai decreti legislativi nn.165/2001 art.35 e 75/2017 art. 20 allo scopo di evitare lungaggini giudiziali che comprometterebbero il buon esito del concorso a scapito dei lavoratori e dell’utenza tutta ”.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 27 Giugno 2019

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