Che ci faceva l’Apulia Film Commission a Berlino?”
E’ da poco più di due mesi che il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Apulia Film Commission ha vagliato i trentotto progetti filmici presentati per la prima tranche 2012 del proprio Film Fund (fondo per le produzioni cinematografiche da realizzarsi in Puglia). Di questi hanno ottenuto il contributo diciotto produzioni: sei lungometraggi, cinque documentari, sei cortometraggi e un videoclip per un investimento totale pari a 573mila euro.
Ma non contenti la stessa presidente e consiglieri della casa di produzione cinematografica pugliese, attraverso i finanziamenti dei Fondi FESR, ha anche finanziato, tra una trentina di proposte, altri nove lungometraggi, cinque cortometraggi e un documentario i cui contributi economici sono indirizzati all’Ospitalità per un investimento totale pari a 279mila euro. La mezza dozzina di lungometraggi finanziati e sostenuti dalla casa produttrice fiore all’occhiello della Godelli e Vendola sono: “L’amore è imperfetto” di Francesca Muci (R&C Produzioni), “Ci vediamo domani” di Andrea Zaccariello (Smile Production – Moviemax Media Group), “Eppideis” di Matteo Miti (Habana Film), “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito (Classic – Peacock Film), “Amiche da morire” di Giorgia Farina (Andrea Leone Films – Rai Cinema), “Tre uomini in buca nove” di Francesco Ranieri Martinotti (Rodeo Drive). E i documentari? I cinque finanziati risultano: “Capitan Stumo” di Leonardo Balardi ed Eleonora Sarasin (Schicchera), “Il miracolo di Trani” di Christian Gropper (produzione tedesca Gropper Film), “Agromafia, il nuovo business della mafia italiana” di Davide Lemma (Flare Network – Altera Studio), “Ventriloquio” di Giuseppe Sansonna (Minimum fax media), “Stanza 6392” di Matteo Greco (Kama). Sei, invece, i cortometraggi che hanno ottenuto contributo di AFC: “Piove l’acqua e il limone” di Gianni Colajemma (Manifattura Tabacchi Barium), “Due ghiri e la sirena” di Carmine Simone La Rocca (Ghost Film – Minollo Film), “Farinelli Brosco” di Riccardo Cannone (Eclettica_cultura dell’arte), “L’uomo che tornò bambino” di Marco Giallonardi (Get – Ohana Film & Music), “Dove il silenzio fa molto rumore” di Rina La Gioia (La Misenscène), “Il pesce Caruso” di Luigi Marmo (Laboratorio Orfeo – Hobos Factory). Infine, l’elenco dei restanti progetti filmici finanziati per l’Ospitalità attraverso i Fondi FESR a iniziare dai lungometraggi: “Alessio” di Alessandro Piva (Seminal Film), “Giraffada” di Rani Massalha (Lumiere & Co – Mact Productions), “Controra” di Rossella De Venuto (Interlinea Film – Ripple World Pictures), “Ruby Valentino, divo dei divi” di Nico Cirasola (Mediterranea Film). Il problema è che, con la scusa del cinema, dei festival e delle ‘piece’ sono partite dagli uffici regionali di AFC in via Zanardelli le prime comitive di commessi viaggiatori. Il consigliere regionale Nino Marmo, infatti, ha rivolto un´interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione ed all´Assessore alle Attività Culturali, premettendo che “Si ha notizia di un folto gruppo di rappresentanti, collaboratori, consulenti ed impiegati dell’Apulia Film Commission che in questi giorni è impegnato a Cannes per la presentazione del nuovo Film Found. Altrettanto sarebbe avvenuto a Berlino, durante l’ultimo Festival del Cinema.” Proprio a Berlino, infatti, su un pregevole invito ad una cena, in onore del film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, è stato apposto il simbolo della Comunità Europea e quello Regione Puglia. Il consigliere Marmo, a questo punto, è curioso di sapere: “1) A che titolo la Regione Puglia appare su quell’invito, chi lo ha curato e da chi è stato autorizzato ad apporre il logo della Regione; 2) Se è stato previsto un contributo di natura economica per quella cena; 3) come mai la Regione Puglia è coinvolta in una cena di un film che non è stato girato nella nostra regione e con la quale non ha nessun legame; 4) se risponde al vero che è stata l’AFC a curare una parte dell’organizzazione di tale cena e a sostenerla economicamente; 5) come mai la neo Presidente dell’Apulia Film Commission, Antonella Gaeta, ha giustificato ad alcuni giornalisti presenti alla cena la partecipazione della Regione Puglia, tramite l’AFC, con il fatto di essere stati coinvolti da Film Italia e quindi da Cinecittà/Luce e di aver volentieri accettato l’invito. Della serie: aggiungi un posto a tavolo, che c’è un amico pugliese in più, felice di partecipare…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 26 Maggio 2012