Cronaca

“Che spreco d’acqua per il Comune in quella fontana di piazza Moro!”

La carenza di acqua negli invasi pugliesi, lucani e campani, e conseguentemente nella rete di distribuzione idrica dell’Aqp, la società pubblica che in Puglia gestisce l’acquedotto, già dalla scorsa estate sta causando non pochi disagi agli utenti domestici ed industriali che nella nostra regione attingono dalle pubbliche condotte. Di qui l’invito ai pugliesi  di Aqp, Regione e Comuni a non sprecare acqua, al fine di non aggravare la già critica situazione e, quindi, i disagi all’utenza stessa. Un invito che a Bari paradossalmente vale per i comuni cittadini, ma che probabilmente è disatteso dall’Amministrazione comunale che invece per la fontana monumentale di piazza Aldo Moro continua verosimilmente a sperperare acqua dal rubinetto di adduzione in vasca che – secondo quanto ci fa notare un cittadino – è sempre aperto, in quanto le bocchette del troppo pieno presenti sui bordi interni della fontana monumentale non sono visibili e ciò significa – sempre secondo lo stesso cittadino – che c’è un continuo afflusso di acqua in vasca che poi viene smaltita, e quindi persa, attraverso le menzionate bocchette che servono proprio ad evitare che il liquido raggiunga il ciglio superiore della vasca, tracimando dal bordo e si disperda nella piazza. In effetti, a ben guardare il funzionamento della fontana ornamentale barese di piazza Moro (così come si evince anche dalla foto scattata recentemente che affianca questo servizio), le fuoriuscite di sicurezza per l’acqua in eccesso della vasca e che sono situate dalla parte interna, appena al di sotto del bordo, non sono affatto visibili. Il che significa che il pelo libero dell’acqua è mantenuto a tale livello di copertura da un’adduzione costante di liquido nella vasca. E, quindi, da un rubinetto che è sempre aperto. Se così è (ma da ciò che appare non può essere diversamente), per il funzionamento della bella e caratteristica fontana monumentale barese della piazza antistante la stazione ferroviaria centrale ci troviamo di fronte ad un colossale e continuo spreco di acqua da parte del Comune, che in questo caso è l’ente locale a cui fa capo la gestione delle 14 fontane monumentali ed ornamentali cittadine, tra cui figura anche quella di piazza Moro. “Ma come è possibile – si è chiesto lo stesso osservatore che ci ha segnalato questo possibile spreco – che dal Comune finora nessuno si sia ancora accorto che quella fontana monumentale antistante la stazione centrale stia sprecando acqua?” E, tra l’altro, in un periodo come l’attuale, in cui l’acqua è tanto “importante” per le utenze, al punto che a Bari molti cittadini nelle loro abitazioni sono già in sofferenza per la penuria del “prezioso” liquido. In realtà, approfondendo la questione con un esperto ed anche bene informato  sulle necessità manutentive delle fontane ornamentali, è emerso che la quasi certa aggiunta in continuo di acqua in vasca da un rubinetto sempre aperto nel manufatto ornamentale di piazza Moro sarebbe una necessità tecnica emergenziale per far sì che, in assenza di un periodico servizio di manutenzione, detta fontana possa essere tenuta in funzione. Infatti, ha spiegato l’esperto, qualora non ci fosse un costante e continuo afflusso d’acqua in vasca, il liquido presente si ridurrebbe gradualmente e naturalmente a causa di evaporazione o di schizzi fuori vasca dovuti al vento, o ad una qualsiasi altra dispersione nel circuito, che di conseguenza porterebbero portare ad una riduzione della quantità minima di acqua necessaria al regolare esercizio in sicurezza della fontana. E, quindi, ad una possibile compromissione delle pompe di pressione che potrebbero danneggiarsi nella malaugurata ipotesi di carenza di acqua nel circuito. In altri termini, il Comune non avendo ancora individuata la ditta a cui affidare il servizio di manutenzione delle fontane ornamentali, pur di mantenere in esercizio la fontana monumentale di piazza Moro, è costretto a tenere aperto il rubinetto che introduce continuamente acqua nella vasca, per evitare che questa possa danneggiarsi. E, quindi, verosimilmente si mantiene in funzione questa fontana monumentale con un consumo idrico di molto superiore al necessario. Infatti, fa notare l’esperto in materia da noi interpellato, è da alcuni mesi che le altre fontane ornamentali di proprietà comunale sono spente, tranne quella di piazza Moro per l’appunto, ed un’altra al rione Poggiofranco, nei pressi dell’Istituto tecnico “Marco Polo”, dove però – fa pure rilevare lo stesso bene informato – il problema dello spreco di acqua non dovrebbe esserci, poiché l’impianto che fa funzionare quella fontana ornamentale è più moderno e per questo è dotato un sistema di controllo automatico del livello di sicurezza dell’acqua che apre e chiude una valvola elettromeccanica per l’afflusso di rabbocco all’occorrenza. Meccanismo, quest’ultimo, che nel caso dell’impianto di funzionamento della fontana monumentale di piazza Moro evidentemente non c’è. Per cui è necessario tenere costantemente aperto il rubinetto di rabbocco vasca, con la conseguenza che i consumi di acqua sono continui. Come pure continuo dovrebbe essere lo spreco, dal momento che le bocchette di deflusso del troppo pieno non sono più visibili, secondo quanto notato da colui che ha denunciato tale possibile sperpero di risorsa idrica. Oltre che di denaro pubblico, se si considera il “salatissimo” conto della fattura Aqp che tale circostanza possa aver già prodotto o produrrà al Comune di Bari. Ma, come i cittadini ben sanno, a pagare l’esosa fattura non sarà né il sindaco, Antonio Decaro, né tantomeno il suo responsabile di giunta, che dovrebbe garantire il servizio di manutenzione fontane, perché – come è noto – per il Comune sborsa “Pantalone”.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 3 Novembre 2017

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