Chi gestisce effettivamente la Sanità alla Regione?
Piemontese non ha ancora ritirato la delega restando aggrappato al Bilancio. Da mesi l'assessorato più importante non ha ancora un titolare a tempo pieno e l'opposizione stranamente tace
Chi gestisce effettivamente la Sanità alla Regione Puglia? A chiederselo non sono soltanto gli operatori sanitari e gli addetti ai lavori del comparto, ma anche molti cittadini che non riescono più a comprendere chi sia realmente in Puglia a dirigere la “nave” della Sanità regionale dallo scorso aprile, ossia da quando il governatore Michele Emiliano ha licenziato, per motivi politici Rocco Palese da assessore alla Sanità, dichiarando di voler affidare detta delega all’assessore al Bilancio, nonché vice presidente della giunta, Raffaele Piemontese del Pd che, in attesa di indicare un nuovo nome per il Bilancio, avrebbe conservato ad interim anche la delega di cui era già titolare. Sta di fatto, però, che Piemontese da allora pur svolgendo sulla carta la funzione di assessore alla Sanità, non ha finora mai ritirato formalmente la delega e quindi finora non è mai divenuto ufficialmente assessore alla Sanità al posto di Rocco Palese. Il motivo? Secondo qualche bene informato sulle vicende politiche regionali, Piemontese è già oberato dalla sua delega originaria, il Bilancio per l’appunto, e non intende sobbarcarsi contemporaneamente di una delega ancora più pesante come la Sanità senza che prima sia stato sollevato da quella al Bilancio, per la quale Emiliano evidentemente sta trovando difficoltà a trovare all’interno della Giunta un assessore disposto a farsi carico. Infatti, se il governatore pugliese decidesse di occupare l’unico posto ancora libero in Giunta, nominando un decimo assessore (di più per legge e Statuto non ne potrebbe) solo per il Bilancio, si priverebbe così della possibilità di poter far ritornare nell’esecutivo la rappresentante del M5S, che – come si ricorderà – lo scorso aprile si è dimessa da assessore al Welfare, a seguito dell’uscita del Movimento dalla maggioranza, ma comunque in attesa di poter ritornare appena si fossero create le condizioni politiche per un nuovo coinvolgimento dei pentastellati in maggioranza. In definitiva, l’uscita del M5S dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene il presidente Emiliano dovrebbe essere solo temporanea, per cui il governatore pugliese vorrebbe continuare a mantenere un posto libero in Giunta a disposizione dei pentastellati, onde evitare di avere l’esecutivo al completo e licenziare, poi, uno degli assessori, per far posto alla rappresentante dei pentastellati quando questi dovessero accettare di tornare a far parte della maggioranza alla Regione. Infatti, non a caso, anche la delega al Welfare da aprile scorso, ossia da quando si è dimessa da assessore Rosa Barone del M5S, è rimasta nelle mani del governatore. Ma alla Regione Puglia di deleghe importanti non assegnate, come il Welfare, o accorpate, come quella alla Sanità, ce ne sono anche altre, tra cui LL.PP, Sport e Demanio, che sono in attesa di un nuovo titolare, che però tarda ad arrivare. Una situazione di limbo da cui il presidente Emiliano non si riesce ad uscire, perchè è verosimilmente indeciso sul da farsi o perché vuole tenere in sospeso delle deleghe che all’occorrenza potrebbero essergli utili per lenire qualche mal di pancia all’interno della coalizione di maggioranza. Pertanto, al momento, Emiliano preferisce lasciare le “bocce” delle deleghe ferme, compresa quella della Sanità, che formalmente dovrebbe essere nelle mani dell’assessore al Bilancio, Piemontese, che però, oltre a chiedere un sostituto per la delega originaria, si aspetta verosimilmente chiarezza anche sul fronte dei direttori generali delle Asl, la cui permanenza è a rischio per via del superamento dei tetti di spesa farmaceutica, che se sforati – come è noto – causano la decadenza e la mancata possibilità di rinnovo dell’incarico. Quindi, Piemontese prima di farsi carico in via esclusiva della delega alla Sanità spera che Emiliano gli risolva il nodo dei Dg delle Asl e con esso, quindi, anche quello della squadra definitiva dei nuovi manager che dovranno dirigere le Asl pugliesi. Ma la questione più spinosa, che tiene ancora lontano Piemontese dalla Sanità è forse quella relativa al Dipartimento, che attualmente – come è noto – risulta affidato a Vito Montanaro dai tempi dell’ex assessore Pierluigi Lopalco. Infatti, secondo indiscrezioni, Piemontese, da assessore alla Sanità a tempo pieno, vorrebbe sostituire Montanaro e pare che lo anche dichiarato senza mezzi termini ad Emiliano. Però, sul nome di Montanaro a capo del Dipartimento, il governatore pare sia irremovibile, perchè per Emiliano la figura di Montanaro alla direzione del Dipartimento è e resterà centrale per la gestione della Sanità pugliese. Insomma, Piemontese potrebbe aver capito che con la permanenza di Montanaro al vertice del Dipartimento alla salute il vero assessore alla Sanità in Puglia continuerà ad essere il presidente Emiliano. Allora il ragionamento di Piemontese potrebbe essere questo: “meglio continuare ad avere la sola delega al Bilancio, piuttosto che avere solo quella ben più importante della Sanità, se poi da assessore sarebbe comunque commissariato da Emiliano attraverso Montanaro”. Intelligenti pauca.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 12 Settembre 2024