Cultura e Spettacoli

Chi non è buono per il Re…

 

L’11 maggio 1907 a San Marco in Lamis nasceva Pasquale Soccio, docente, storico e scrittore. ’Gargano segreto’ è la sua opera principale, un libro nel quale la natura e la spiritualità di quel territorio sono evocate con una prosa leggera e raffinata. Il dodicesimo capitolo è dedicato a ‘Canti e giochi’. Soccio parla di giochi antichi, ovviamente, svaghi da strada o da ‘aia’, se svolti in campagna, che richiedono agilità, forza, astuzia e inventiva. Giochi anche brutali, che potevano scoraggiare. Ma guai a chi si tirava indietro. A vietarlo era il codice d’onore del giocatore: “Il giovinetto che si rifiuta al gioco è uno squalificato, come un riformato di leva”. Una volta chi subiva questa ‘onta’ difficilmente trovava moglie, sulla base del principio per il quale se uno non è buono a fare il militare, non è buono nemmeno a fare figli. Dopo aver riportato il modo con cui le ragazze da marito canzonavano pretendenti senza speranza (‘Chi non è buono per il Re, non è buono nemmeno per me’), Soccio elenca i giochi più amati dai fanciulli. Tre essi spicca il ‘tata-melone’, svago che richiede “fantasia sbrigliatissima e facilità d’eloquio”. Si gioca in otto : un compratore, un sensale, due ‘estirpatori’ di immaginarie angurie, un venditore e tre  ‘angurie umane’. Quest’ultimi quattro si dispongono a terra, seduti e allineati in ordine di forza : Il più forte, addossato possibilmente a un muro o a un qualsiasi sostegno, divarica le gambe e stringe al petto il secondo giocatore, il quale a sua volta allo stesso modo attanaglia il terzo, che infine stringe l’ultimo componente del quartetto “in modo da formare un tutt’uno tenacemente abbarbicato”. Ruolo del giocatore più forte è quello di venditore ; sua merce sono i tre compagni a cui si mantiene avvinghiato. Merce da cui non è disposto a separarsi se ritiene il prezzo inadeguato. Cominciano le trattative : Come da cliché, il venditore chiede la luna, il compratore spara al ribasso, il mediatore cerca di avvicinare le parti… Si imitano scene da mercato e fiera in un clima da commedia dell’arte tanto più spassosa quanto maggiore è l’estro degli ’interpreti’. Alla fine si raggiunge un accordo. Ma quando arriva il momento di consegnare la merce, il venditore ha un ripensamento : No, il prezzo è troppo basso ! e si aggrappa alla merce. Troppo tardi ! protesta l’acquirente. Il sensale allora va a chiamare la Forza. Arrivano gli ‘estirpatori’. Il venditore si avvinghia di più alla sua roba, quelli fanno forza, gli uomini-anguria si stringono di più l’un l’altro… Alla fine, un cascatone generale accompagnato da grandi risate conclude il gioco. Qualche volta vince il venditore, altre volte la spunta il compratore. Cose di una volta.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 11 Maggio 2021

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