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“Chiudere i rubinetti della spesa pubblica improduttiva e comprimibile”

Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia, su economia, digitalizzazione e PNRR

“Chiudere i rubinetti della spesa pubblica improduttiva e comprimibile”: ecco il monito in questa intervista che ha concesso al nostro giornale del dottor Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia, il quale parla a tutto campo di economia, digitalizzazione, PNRR.

Presidente Fontana, che cosa pensa del PNRR?

“A mio avviso può e deve diventare il motore della rinascita del Paese, è utile e dobbiamo investire su di esso, credendoci. Anzi è uno strumento indispensabile da utilizzare bene, una leva formidabile”

Che fare?

“In previsione di quanto sta accadendo con il Def, dove in verità le risorse sugli investimenti non brillano troppo, anzi ne contiamo poche e il cuneo fiscale sul costo del lavoro non viene ridotto di molto, bisogna crederci di più e puntare decisamente sugli investimenti”.

Solo questo?

“No. Intanto ricordo che la scadenza è fissata improrogabilmente nel 2026, data nella quale dobbiamo farci trovare pronti e preparati. Aggiungo che il PNRR deve essere utilizzato bene e in pieno. Apprezzo che questo governo stia facendo poco debito pubblico. In seconda battuta, i fondi del PNRR non solo devono essere utilizzati in tempo, ma soprattutto bene. Il mio suggerimento, viste certe esperienze di recente impatto e del passato non troppo lontano, è quello di evitare di buttare i soldi in rivoli inutili e soprattutto in misure di fuorviante assistenzialismo non produttivo. Bisogna puntare decisamente su imprese ed investimenti”.

Da imprenditore che cosa suggerisce?

“Chiudere subito e rapidamente i rubinetti della spesa pubblica improduttiva e comprimibile. Faccio un esempio. Le pensioni ovviamente non rappresentano quel tipo di spesa, al contrario di altre voci di cui possiamo fare a meno. Esistono tanti sprechi e sperperi da fermare. Se si fa questo si recupera forse un 4- 5 per cento di pil, una massa di risorse ingenti che potrebbero essere investite su ben altre emergenze. Inoltre, a mio avviso è salutare far partire l’impresa 5: 0. Insomma col PNRR è saggio saper e voler spendere bene tutto lo spendibile, vuol dire lavoro e ricchezza”.

Presidente Fontana, è emerso nel corso di un convegno promosso anche da Confindustria che in Puglia il 68, 3 delle imprese sono digitalizzate. Che dato è?

“Lo trovo un buon segno, però non basta, bisogna far di più, meglio e velocemente per colmare il gap esistente. Rispetto al passato va meglio, però occorre insistere. Non a caso apprezzo il master che tiene il Politecnico di Bari in cui si formano sulla digitalizzazione anche coloro che provengono da studi non specifici. Abbiamo il dovere di coinvolgere le generazioni non digitalizzate. Attualmente il livello di conoscenze tecniche è troppo basso. Ricordo a me stesso che la formazione è un diritto, ma anche un dovere”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 25 Aprile 2023

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