Cronaca

Chiusura del lungomare tra tiepide proteste e noia

“ Ovviamente è presto per tracciare anche un parziale bilancio ,l’ordinanza è appena entrata in vigore e come potete constatare la situazione è abbastanza tranquilla”. Sono passate da poco le 20,30 quando, vicino alle transenne che bloccano il flusso veicolare da un varco nei pressi del teatro Margherita, incontriamo il comandante dei vigili urbani Stefano Donati. L’alto ufficiale accoglie i cronisti con gentilezza e disponibilità, e prima di rilasciare le interviste di rito ai colleghi delle emittenti televisive spiega ai cittadini che gli chiedono delucidazioni i  dettagli dell’ordinanza che prevede la chiusura di parte del lungomare nelle ore serali ,dalle 20 fino alle 00,30 tutti i giorni dal primo agosto fino al 10 settembre,salvo  “qualche deroga” come sottolinea  lui stesso. Donati invita inoltre i cittadini ad utilizzare il park and ride del lungomare  aperto fino alle 3 di notte.E’una tranquilla serata di piena estate,il clima è mite , il traffico è fluido ed è il primo giorno in cui la tanto discussa e vituperata ordinanza ( da parte dei residenti e commercianti del borgo antico oltre che dai consiglieri comunali di minoranza) è in vigore. Dai varchi presidiati dai vigili possono accedere solo i residenti muniti di pass, poi la zona è off limit per tutti. I più refrattari al divieto sono i giovani centauri che a bordo di moto e scooter non gradiscono lo stop dei vigili “Ma jè normal sta cos’ ?” si lamenta  un giovanissimo scooterista residente a Bari vecchia invitato, insieme alla sua giovanissima fidanzata ,dagli uomini in divisa a proseguire a piedi.Il  ragazzo si rassegna, spegne il ciclomotore e si incammina nei vicoli del borgo antico.Nell’arco di pochi minuti scene analoghe si ripetono senza alcuna polemica da parte anche di automobilisti. Intorno alle 21 ,sempre nei pressi del varco del Margherita,  giunge anche l’assessore alle attività produttive Franco Albore. Anche lui saluta cordialmente il colonnello Donati ed i suoi uomini e poi spiega ai cronisti il perché della sua presenza: “ Voglio effettuare un sopralluogo per rendermi personalmente conto della situazione. Ho chiesto la cortesia al comandante Donati di poter transitare con un’auto privata (unaMercedes scura) guidata da un mio amico per non utilizzare quella del Comune”. Sul vespaio di polemiche  che l’adozione della delibera ha creato anche a livello politico,con aspri scambi di battute  tra il sindaco ed il presidente della circoscrizione Mario Ferorelli (che minaccia anche querele), l’assessore Albore preferisce non commentare: “Non voglio alimentare altre polemiche. Se il sindaco ha detto certe cose, le avrà dette a ragion veduta. Michele è una persona capace ed avveduta dal carattere genuino e passionale.Magari tutti i sindaci fossero così.” Poi l’assessore saluta ed inizia il suo sopralluogo.Insieme ai colleghi di Telebari si decide di effettuare foto e riprese televisive. Il colonnello Donati concede il permesso,poi anche lui sale sull’auto di servizio per  rendersi conto de visu di come procedono le cose. In macchina,dal Margherita fino all’ingresso del porto si registra una situazione sostanzialmente tranquilla , con i soliti habituè seduti ai tavolini .Mancano le storiche ” fornacelle” e la loro assenza si nota .L’atmosfera è infatti un po’ noiosa, monotona ,imparagonabile al chiassoso e colorito chiacchiericcio che per decenni aveva animato quel tratto di lungomare. Una baresità che ,sia pur alle volte becera ,rappresentava l’anima più genuina e popolare della città. L’altro tratto del lungomare chiuso,da San Cataldo fino a via Tripoli al rione San Girolamo, presentava verso le 23 un clima analogo, ovvero un’ atmosfera noiosamente serena.E’ quasi mezzanotte, la prima serata di chiusura del lungomare è trascorsa senza eccessive polemiche. Accompagniamo nei pressi del Margherita il nostro fotografo,e ci accingiamo ad avviare la moto quando veniamo avvicinati da un ragazzo del luogo poco più che 20enne, corporatura tarchiata con un vistoso orecchino al lobo destro, che ci esorta,in stretto dialetto barese, a riferire al sindaco che, a suo dire, è ingiusto togliere dal lungomare le “fornacelle” perché  quelle attività (sia pur quasi tutte abusive) danno lavoro ad  alcune famiglie a cui lo stesso sindaco si era rivolto prima delle elezioni per chiedere i voti.Il ragazzo si allontana apostrofandoci così: “ se si  iomn scrivl’ “ (se sei un  uomo scrivilo).
 
Piero Ferrarese
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 3 Agosto 2011

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