“Ci sarà un piccolo calo, ma nulla di drammatico e l’ importante è brandizzare”
Il primo cittadino di Taormina Cateno De Luca, già sindaco di Messina, sul turismo in Puglia
Turismo, ci sarà un piccolo calo, ma nulla di drammatico e l’ importante è brandizzare. Ecco i consigli in tema di turismo del sindaco della rinomata Perla dello Jonio, Taormina. Il Quotidiano di Bari ha intervistato il vulcanico primo cittadino di Taormina Cateno De Luca, già sindaco di Messina, con eccellenti risultati, fondatore del partito movimento Sud chiama Nord. Sotto la sua sapiente gestione Taormina mostra un look invidiabile e un volto sempre più accattivante meta dei vip. Merito sicuramente della magia del posto, ma di un sindaco all’ altezza del compito e davvero presente. De Luca parla di turismo e parla di Puglia con qualche… consiglio al collega Decaro.
Sindaco De Luca, sui giornali ci si lamenta in generale, vale per la Puglia, ma anche per la sua Sicilia di un calo di presenze e di un aumento sensibile dei prezzi. Risponde al vero?
” Chi fa queste affermazioni dovrebbe valutare tante cose che un amministratore al contrario contempla. In quanto alle spiaggie, per esempio, non possiamo tacere l’ aumento del costo delle concessioni demaniali. E non è roba da poco. Venendo ai comuni i servizi urbani hanno accusato un incremento di prezzi, per questo non condivido chi parla di ondata speculativa. Bisogna fare i conti con la realtà e se vogliamo mantenere bene i comuni i costi ci sono”.
Qual è la ricetta di Cateno De Luca?
” Dobbiamo avere la capacità e la volontà di tornare alle origini esaltando nelle scelte le capacità e le caratteristiche dei territori, valorizzare gli elementi locali che sono tanti. Io ad esempio mugugno quando in un hotel siciliano trovo il miele di Bolzano, ovviamente non ho nulla contro Bolzano, ma pretendo che qui vadano valorizzati ed esaltati i nostri sapori e prodotti”.
Un’ altra carta vincente che accomuna Sicilia e Puglia è il mare, da incorniciare…
” Vero, tuttavia si può e si deve fare di più. La scommessa si chiama certificazione di qualità, in pratica le bandiere blu e in Italia siamo sotto la media europea. Prendo la Sicilia. Abbiamo 130 comuni costieri, ma solo 15 bandiere blu, poco. Eppure, vale sia per la Puglia che per la Sicilia, il mare è un investimento importante”.
Punto dolente in comune, infrastrutture e trasporti…
” La Puglia ha ottimi aeroporti, la Sicilia specie con Catania deve fare i conti con le eruzioni dell’ Etna e l’ imbecillità di chi non sa gestire adeguatamente situazioni di emergenza. Bisogna potenziare i collegamenti interni tra le città, in modo che i turisti possano visitare ogni parte delle regioni. Parlo delle connessioni e dei collegamenti orizzontali che presentano sostanzialmente gli stessi problemi”.
Caro hotel…
” Qui mi permetta non concordo. Parlo per Taormina, ma vale dappertutto. Il lusso non va demonizzato e ciascuno è libero di fare le scelte di mercato che vuole e che permettono le proprie tasche. Se vuoi un cinque stelle a Taormina sai bene che lo paghi caro, ma hai tutti i vantagg di camminare a piedi nella Perla dello Jonio con servizi di qualità e comfort. Il lusso lecito non fa male. Se non puoi spendere o non vuoi sei libero di andare in località vicine altrettanto belle, ma meno costose nei pressi di Taormina, ovviamente poi devi spostarti in auto o treno. Insomma, l’ offerta è varia. Però gli hotel hanno i loro costi elevati e non possiamo non tenerne conto. In genere la qualità dei servizi offerti a Taormina dagli hotel anche quelli che non sono a cinque stelle è alta, alla pari dei prezzi che non sono popolari persino negli alberghi medi”.
Ristoranti, costano…
” Vero, tuttavia bisogna valutare la qualità del prodotto. Sia a Taormina, e in genere in Sicilia, che in Puglia si mangia bene. Parlo per Taormina, vero, si paga abbastanza, ma in genere la qualità è eccellente dappertutto e vi è una offerta variegata. Indubbiamente vanno messi da parte i furbetti e gli approfittatori, come accaduto recentemente in un bar del comasco, con l’ episodio del toast tagliato a metà e relativo supplemento. Non si può sentire e io gli avrei tolto la licenza”.
Qual è la chiave di volta per il successo turistico?
” Brandizzare esaltando tipicicità e specialità locali, non possiamo essere bravi su tutto, ma occorre premiare le nostre caratteristiche. E poi destagionalizzare, favorire la presenza dei turisti tutto l’ anno non solo nei mesi estivi. In quanto al brand porto un esempio. Se vengo a Messina, al turista non presento cozze di altre parti di Italia ma quelle nostre di Ganzirri e così deve essere dappertutto”.
Preoccupato dal calo del turismo?
” No. Avremo alla fine della stagione forse un lieve segno negativo , ma occorre valutare su tutto l’ anno e sugli incassi. La crisi oggi fa in modo che chi prima si concedeva 15 giorni di ferie oggi ne fa dodici. Pertanto avremo un lievissimo calo, ma nulla di preoccupante, vale per la Sicilia e la Puglia, per tutti. Il prodotto Italia tira”.
Lei conosce il sindaco di Bari Decaro, che idea ne ha?
” Lo ho conosciuto quando ero sindaco di Messina, una brava e valida persona. Su alcune cose si siamo messi in competizione, alcune volte è andato avanti lui, altre io. Ma è una persona attenta e seria”.
Insomma, il consiglio del sindaco di una località di mare più famose di Italia?
” Brandizzare ed esaltare i prodotti locali facendo attenzione alla qualità del mare. Queste le chiavi del successo”
Bruno Volpe
Pubblicato il 10 Agosto 2023