Sport

Cinque finali ed eventuali playoff se non sarà promozione diretta

Tra penalizzazioni di dirette concorrenti e un Bari “on fire” che è letale nei minuti finali

Quest’anno era già successo nel girone di andata, nel ritorno dal pari contro il Cagliari con quel rigore di Antenucci, al gol che è valso staccare il Sudtirol, nella gara contro il Como, ma in tutto per ben sedici volte in trentatre gare sono stati letali in zona “Cesarini”. Pur mancando la vittoria casalinga è un Bari quello di Mignani che ha colto un punto prezioso perché la quarta in classifica il Sudtirol è incappata in una nuova sconfitta, questa volta contro l’Ascoli, invece non si è riusciti di rimanere ad un passo e con il fiato sul collo del Genoa, ma a quest’ultima potrebbe arrivare anche una penalizzazione che potrebbe essere però di un punto, a differenza della Reggina che già era più staccata ed è sprofondata all’ottavo posto, con la peggiore differenza reti rispetto al Pisa, con quest’ultima prossima avversaria domenica in trasferta del Bari. I Galletti, tuttavia nell’ultimo quarto d’ora di gioco si sono dimostrati spesso e volentieri letali, “on fire” a dimostrazione di una squadra sempre viva e sul pezzo che gioca sino al triplice fischio, in barba a chi sui social di altri club, “apostrofata” di ‘aiutini’ e fortuna i biancorossi. Sempre però nel finale di partita è arrivata anche qualche sconfitta come contro l’Ascoli all’andata e nel girone di ritorno contro Perugia al San Nicola ed al “Barbera” contro il Palermo. Un Bario molto attendista, specie al San Nicola che entra quasi in gioco nel secondo tempo, anche se contro il Como ha concesso troppo contrariamente ai dati delle altre sette partite dove si era subito soltanto una rete quella nel primo tempo di Partipilo che poi è valsa la vittoria di u8na rigenerata Ternana dalla cura Lucaralli-bis. C’è un altro dato che fa sorridere però di meno, che in casa non ci sono mai state due vittorie di fila, tuttavia la perfezione non esiste ed il Bari non era stato assolutamente costruito per vincere il campionato, ma per salvare una salvezza tranquilla, anche se magari non verrà mai rivelato che la speranza della società e del tecnico stesso è stata sin dall’inizio di affermarsi nella parte sinistra della classifica provando a rimanere più a lungo possibile nel gruppo di testa. Con undici punti sull’ottava i playoff del Bari, sono quasi blindati ma l’impresa vera sarebbe quella di continuare su questa falsa riga provando a centrare nelle restanti cinque finali, ss cosi lo volessimo denominare, una promozione diretta che regalerebbe il giusto premio a questo gruppo di giocatori ed una città che ha dovuto subire di tutto e di più negli ultimi dodici anni circa, dall’onta del fallimento, al calcio-scommesse e la ripartenza dalla serie D, dai campetti di periferia. Quel senso di giustizia accanitasi sul Bari e che si è ripercossa sui tifosi che hanno dovuto aspettare prima di rivedere in B la propria amata è giusto e sacrosanto come un diritto di legge che non faccia sconti a terzi, sebbene i campionati si vincono sul rettangolo di gioco e la squadra biancorossa sta lottando con tutte le sue energie psico-fisiche. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 19 Aprile 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio