Cinzella, tre giorni di grande musica alle Cave di Fantiano
Le Cave di Fantiano, a Grottaglie, a partire da domenica 13 agosto sino al 15
Le Cave di Fantiano, a Grottaglie, a partire da domenica 13 agosto sino al 15, ospitano la settima edizione del Cinzella Festival. Tre giorni di grande musica e grandi eventi, con ospiti musicali che passano dall’elettronica sino alla dark wave anni 80. Un festival sempre più consolidato, che nelle passate edizioni ha ospitato artisti del calibro di Peter Murphy, Franz Ferdinand, Idles, Afterhours e tantissimi altri. Abbiamo intervistato Sabrina Morea, Responsabile Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni del Cinzella Festival.
Sabrina, settima edizione del Cinzella, un bel traguardo, no?
“Sì, esattamente. Sette di cui sei a Grottaglie, mentre la prima è stata presso la masseria di Vincenzo Fornaro, tra Paolo Sesto e la fine di Taranto, Masseria del Carmine. Abbiamo scelto quella masseria al tempo perché era stata teatro di un fatto di cronaca importante, in quanto, cinquecento carri di bestiame quell’anno furono portati al macello perché risultati positivi alla diossina, da lì l’idea della pecorella con le cuffie in testa che corre libera nei prati, che poi è diventato il nostro logo del Festival Cinzella appunto, nome legato tra l’altro alla tradizione tarantina. C’era, quindi, tutta una storia dietro la scelta sia della location che del nome, ovviamente il brand ha avuto per queste motivazioni sempre più un senso di appartenenza con il territorio, diventato anche oggetto di studio in qualche relazione universitaria. Successivamente siamo passati alle Cave di Fantiano dal 2018”.
Prima edizione che fu tutta italiana già con nomi di grande prestigio però.
“Sì, iniziammo con Zen Circus, Diodato, Frankie Hi-nrg mc, Levante…non era nata tra l’altro con l’intento di un seguito così importante”.
Infatti seguono edizioni tutte con cartelloni di un certo rilievo, specie per il Sud Italia, che spesso è stato per anni lontano dai grandi eventi.
“Certo, anzi, nel 2020 stavamo per lanciare forse l’edizione più importante del nostro festival, avevamo in programma Mark Lanegan e Robert Plant, quest’ultimo almeno lo faranno quest’anno a Bari il 1° settembre. Per ovvi motivi nel 2020 non è stato possibile portare artisti di questo calibro, era per il Cinzella l’anno del lancio definitivo dopo aver avuto i Franz Ferdinand l’anno precedente, sarebbe stato un iter naturale, e comunque non potendo lavorando con gli stranieri riuscimmo comunque nell’intento, così come l’anno successivo, il 2021, siamo riusciti a portare Tricky, portando a casa il risultato. Stiamo riprendendo il terreno però”.
Alcuni personaggi del settore dicono che la Puglia ormai è invidiata da alcuni organizzatori del Nord, che ne pensi?
“Vero, sia in Puglia da noi, ma anche in Calabria, Sicilia, c’è una particolare attenzione per questi festival chiamati ‘Boutique Festival’, un po’ più piccoli, più legati al territorio e che curano anche molto il contatto con il pubblico, quando arrivi alle Cave di Fantiano oltre alla location suggestiva ti accorgi che la gente si sente a casa, in contatto diretto con noi”.
Ci fai in breve un quadro degli appuntamenti che avremo nelle tre serate?
“Certo, cominciamo domenica 13 con The Sisters of Mercy come gruppo headliner, ma in realtà il gruppo di apertura, altrettanto importante, è il progetto del batterista dei The Sound, Mike Dudley, con i suoi In2thesound. Mike è l’unico superstite della band e da anni porta in giro questa sorta di tributo, ma neanche tanto, perché ripropone integralmente l’album storico dei The Sound ‘From the lions mouth’, un omaggio specifico fatto da uno degli elementi degli stessi Sound, e devo dirti che questo appuntamento con Dudley lo avevamo progettato da tempo. Fu nostro ospite al Cinzella alcuni anni fa per la presentazione di un film documentario su Adrian Bordland che proiettammo, e ci ripromettemmo che avremmo fatto qualcosa insieme in futuro. In un contesto come quello di domenica ci è sembrato naturale inserirlo, una giornata dedicata alla dark wave degli anni 80. Il 14 invece si cambia totalmente registro, come headliner abbiamo Mannarino, che quest’anno propone il progetto ‘Corde 2023’, che è un ensamble molto ampio, composto solamente da strumenti a corda. Infatti è una data molto richiesta quella del 14, sia per il nome ospite sia perché siamo nel periodo di ferragosto e il nostro è uno molto alternativo. L’apertura invece è affidata al Muro del Canto, che è invece parte del nuovo panorama folk rock-romano. Tutta la scuola romana quindi nella giornata di lunedì. Il 15 invece abbiamo deciso di fare un vero e proprio party, grazie alla possibilità di avere Cosmo con il suo dj set, e con lui anche il dj set di Roni Size, il padre della jungle, del drum’n bass degli anni 90, metà duemila. Line-up che si completa con il live di Whitemary, che molti definiscono la versione di Cosmo al femminile. Tutta la serata quindi è ambientata all’insegna dell’elettronica”.
Tra le parternship del Festival, un grande nome, la Rai. La prima volta?
“Non è proprio la prima volta, Rai Radio 1 ci è stata già vicino nelle due edizioni passate, due anni fa proprio con una postazione all’interno delle Cave ed anche all’interno di Spazioporto, che è il nostro hub che gestiamo durante l’inverno, lo scorso anno ci sono venuti a trovare a Brindisi quando abbiamo fatto la data dei Morcheeba, e quest’anno abbiamo questo onore di averli come mediapartner”.
Al Cinzella oltre ai concerti c’è la zona dedicata agli stand, solitamente.
“Sì, avremo come ogni anno sia il market, che gli stand food and beverage”.
Qualcosa da aggiungere, da segnalare?
“Ci tengo a dire che questa del Cinzella è la parte dedicata ai suoni di un progetto diviso in tre parti. La prima parte è quella che abbiamo fatto a fine giugno a Spazioporto con la sezione dedicata alle immagini, quindi il cinema sempre a sfondo musicale, abbiamo avuto dei film molto belli con gli stessi registi dei film, come ‘La Voce del Padrone’ dedicato a Battiato, così come quello dedicato ai Verdena, Marlene Kuntz, un altro molto bello dedicato a Piero Umiliani, il creatore di tante colonne sonore di film anni 70, invece i primi di luglio abbiamo dedicato una sezione ai libri a tema musicale, in un’altra location, al Mon Reve, una puntata zero, che vorremmo continuare con Stefano Senardi, Luca de Gennaro e Michele Biondino, il direttore artistico. Quest’anno abbiamo iniziato a proporre i primi libri, tutto questo diventerà un premio letterario dedicato ad artisti che invece della musica usano le parole, siamo molto contenti di aver lanciato questa sezione che l’anno prossimo sarà più strutturata. Inoltre vorrei sottolineare che questo è il quarto anno che abbiamo come partner anche Inail Puglia, perché portiamo sul luogo del Cinzella, attraverso tutto lo svolgimento, il messaggio della sicurezza nel mondo del lavoro attraverso un approccio, attraverso un messaggio musicale. Inail è diventato un partner importante, la sicurezza nel mondo del lavoro è tema a noi molto vicino, perché lavorando con chi monta palchi, tecnici, luci, davvero c’è tanta gente che lavora per l’ottima riuscita della manifestazione”.
I biglietti per il festival sono ancora disponibili sul circuito Dice, oppure al botteghino il giorno stesso degli eventi.
Giovanni Verini Supplizi
Pubblicato il 11 Agosto 2023