Cronaca

Circolo Dalfino: “Chianche rotte, topi e zanzare: ci siete o ci fate a Bari Vecchia?”

Non è difficile, data la situazione di precarietà che non muta mai, tornare ancora una volta sulla situazione igienico – sanitaria della Città vecchia e sulla questione delle ‘chianche’ belle, antiche e….sconnesse. In primo piano, dunque, i pericoli legati alla pavimentazione e subito dopo i rischi igienico – sanitari sempre nella Città vecchia. Dove, tanto per non farsi mancare nulla, si continua ad assistere al proliferare di sporcizia e rifiuti, come sempre, a Piazza Cattedrale, Largo San Sabino e strade limitrofe, ma anche lungo tutta l’ampia area del Castello Svevo e via Tancredi, col fetore e blatte (non mancano le zanzare) a farla da padrone. Vere “situazioni da vomito”, chiosa senza stare a pensarci troppo su l’ex consigliere comunale – ora presidente del Circolo Acli/Dalfino e bancario in pensione – Michele Fanelli. E’ ancora lui che, instancabile, in via Filioli fa squillare daccapo l’allarme perché sono stati avvistati numerosissimi topi e la gente ha paura, specie quei residenti che abitano nei ‘sottani’. <<I topi fuoriescono tranquillamente dagli scoli di fogna, i cassonetti puzzano da far vomitare e la raccolta dei rifiuti che deve essere effettuata più volte al giorno non esiste; mentre vediamo accumuli di immondizia “in mostra” anche di domenica con l’afflusso di turisti che, la Città vecchia, in questo periodo richiama. Purtroppo -continua Fanelli – abbiamo fatto tante volte segnalazioni, per una disinfestazione dei tombini di scolo dell’acqua piovana e della fogna con la messa in opera di calce bianca. Magari anche la presenza di un operatore ecologico fisso nelle giornate festive e nelle ore pomeridiane e la messa in opera dei cestini porta – rifiuti nonché un lavaggio delle Piazze come Piazza Odegitria, Basilica S. Nicola, Piazza Mercantile e Ferrarese, e delle due strade “pilota” quale via Palazzo di Città, via Carmine e via delle Crociate>>. Nel conto infinito da presentare all’amministrazione civica guidata da Antonio Decaro da Fanelli c’è spazio anche per la messa in opera dei bagnotti automatici. <<Questa richiesta, la si sta facendo da inizio di quest’estate, ma ahimè non risponde nessuno, almeno fino a oggi! Questo territorio è “orfano” del Municipio, noi siamo “figli di nessuno”, il nostro Presidente è presente solo alle cerimonie ed evita i veri e propri problemi del Quartiere>>, si sfoga ancora il ‘masaniello’ di Bari vecchia. E che dire delle oramai famigerate ‘chianche’ sconnesse a Bari vecchia, se non annotare l’ ennesimo incidente avvenuto pochi giorni fa?, s’è dovuto chiamare il 118 perché una donna ha inciampato, riportando ferite bisognevoli di urgenti cure mediche. La pavimentazione caratteristica del nostro Borgo Antico è stata posta all’indice tante volte, eppure rimane insostenibile e critica, specie in tantissime vie e piazze frequentatissime da residenti, passanti e turisti. <<Spiace per davvero che questa situazione segnalata all’inverosimile da tanti anni, e riportata da quotidiani e mezzi di comunicazione locali, ormai da tempo, venga ignorata dagli organi competenti e non se ne faccia carico nessuno>>, lamenta Michele Fanelli. Che, covando ancora qualche residua speranza, rilancia il suo “doloroso appello” al  Presidente del 1° Municipio Micaela Paparella e all’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso affinchè intervengano, in modo che cittadini e turisti vivano in sicurezza: ignorare questi appelli significa ignorare lo Statuto della Città e, soprattutto, salute e sicurezza della comunità…

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 19 Settembre 2018

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