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Ciro Polito: “I ragazzi stanno dimostrando senso di appartenenza”

Lunedì sera la capolista Bari affronterà l’Avellino dell’esperto per la categoria, mister Braglia. La classifica arride ai pugliesi che hanno nove punti di distanza dagli irpini, ma contro la squadra campana al ‘Partenio Lombardi’ non vincono dal 2018 quando si imposero di misura per 1-2, e soprattutto con un tecnico caparbio come Braglia, reduce peraltro dalla vittoria in rimonta nel derby contro la Turris di Caneo, saranno molto carichi e l’ambiente seppur c’è il freddo invernale sarà una bolgia. La tifoseria barese ha avuto dalla sua parte soltanto 376 biglietti a disposizione, ma sono andati soldout dopo poche ore. Insomma, sarà una battaglia anche sugli spalti, seppur sulla carta impari numericamente. L’emittente radiofonica e televisiva RadioBari ieri tuttavia ha intervistato in mattinata il direttore sportivo Ciro Polito:  “Queste partite si giocano con lo stesso carattere che mettono gli altri in campo. La Campania ha un po’ questa caratteristica di metterci quel qualcosa in più e noi dobbiamo farci trovare pronti. Io credo che ancora il campionato sia molto lungo e bisogna avere continuità. Non è una partita decisiva, qualsiasi sia il risultato. Il Bari scenderà in campo per vincere e sono convinto che faranno il loro. I ragazzi ci stanno mettendo tutto e hanno dimostrato di essere forti”. Una sfida non decisiva ma probante e che potrebbe esserlo se alla fine del poker di partite nel mese di dicembre, il ‘Bari farà il suo’ allora in quel caso non solo il distacco sarebbe aumentato rispetto alle dirette concorrenti, ma il girone di ritorno da affrontare sarebbe in discesa. Inutile però fare calcoli perché nel girone C del Bari non esistono sfide facili ed i biancorossi stessi sono caduti due volte in trasferta nelle ultime cinque gare, contro avversarie che sulla carta erano abbordabili. Sulla coppia del momento in attacco, Paponi-Antenucci: “Ero convinto che Paponi sarebbe stato un’arma per noi. Sapevo che nei momenti cruciali sarebbe stato un valore aggiunto. Per me contano gli uomini e penso che nel calcio si vince con chi sta fuori. Per chi non gioca tirare la carretta è l’errore da non fare e sono molto contento di chi attualmente non sta trovando spazio. Su Antenucci ci ho creduto fin da subito ed era da matti metterlo in discussione. C’era un momento in cui non era tranquillo, perché vedevo che cercava il gol per forza. La panchina gli ha fatto bene, perché gli ha permesso di raggiungere quella condizione psico-fisica che ha ora. Volevo filmare i suoi allenamenti, per l’intensità che ci metteva. Purtroppo in questa squadra chiunque può stare fuori e io non voglio gente che dia fastidio o non accetta queste scelte. Tutti stanno giocando e hanno giocato con continuità, per cui bisogna fare come Antenucci”. Inevitabile da parte del direttore un commento sulla guida tecnica Mignani che sin qui ha totalizzato undici vittorie, tre pari e due sconfitte con il miglior attacco in coabitazione con la Turris e terza migliore difesa del campionato: “È un ottimo allenatore ed in gamba. Parlano i numeri per lui. Dalle sue squadre ha sempre tratto il massimo. È una persona veramente a modo e ho sempre pensato che sarebbe stato la persona giusta. Per il momento non ci stiamo sbagliando. Io credo che lui sia un top. In questo sport non basta vincere i campionati, ma anche avere tanti altri elementi come sapere tenere un gruppo, sapere allenare e gestire le risorse umane. Mignani per me aveva quelle caratteristiche”. Ultima battuta sulla classifica dei biancorossi e dei tifosi: “Non so le squadre che stanno dietro di noi, solo chi è ultimo. Non guardo la classifica e soprattutto non faccio calcoli. Dopo Castellammare abbiamo fatto un mini ciclo di vittorie. Ora ne inizia un altro di un livello più alto e vogliamo fare il massimo. Ai tifosi dico di non dare nulla per scontato. Abbiamo bisogno di loro, non solo nei big match. I ragazzi stanno dimostrando di avere grande senso d’appartenenza e hanno bisogno dei tifosi anche nei match non di cartello”. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 4 Dicembre 2021

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