Cronaca

Cittadella della Scienza di Bari quasi inaccessibile

Chi abbia la pazienza di digitare per oltre ottanta battute potrà, collegandosi al sito giusto, domandare l’invito a ‘Una domenica in famiglia’ e confidare nella buona sorte. L’evento, promosso da un portale di informazione per famiglie e bambini da 0 a 1 anni e che avrà luogo dopodomani alla Cittadella della Scienza, è infatti a posti limitati. Il programma si annuncia ricco : inaugurazione di una biblioteca ambulante, medici a disposizione per colloqui, informatori della Regione circa le modalità di accesso per i buoni servizio di conciliazione vita-lavoro e ancora, cartoni animati, laboratori di psicopedagogia, mascotte… Chissà cosa c’entra tutto ciò con la Cittadella della Scienza. La sensazione è quella di un (nobile) pretesto per tenere attivo il più inaccessibile dei luoghi della cultura barese ; inaccessibilità dovuta non solo alla contenuta frequenza delle iniziative che lo riguardano ma anche alla sua infelice collocazione. Provi l’incauto visitatore privo di navigatore satellitare ad orientarsi nella desolazione della Zona Industriale di Bari. Piuttosto, la Cittadella della Scienza, avrebbe dovuto trovare ubicazione all’interno del Campus universitario. Ma questa realtà, pensata per sensibilizzare specialmente i giovani al ruolo della scienza e della tecnologia nello sviluppo dell’individuo e della società, è una Società Consortile a responsabilità limitata per cui ha trovato posto dove le tasche lo consentivano. Questo limite ‘geografico’ della Cittadella delle Scienze avvicina la stessa al carattere marginale dell’arcipelago in cui è frammentato l’universo museale del capoluogo pugliese. A parte la Pinacoteca Provinciale e il Museo Archeologico, Bari è una costellazione di piccole (e comunque preziose) strutture purtroppo slegate l’una dall’altra e distanziate fisicamente anche numerosi chilometri. E’ il caso della Gipsoteca del Castello, del Tesoro di San Nicola, dei musei Diocesano, Storico Civico, Etnografico (Santa Fara), dei Dipartimenti di Zoologia, Fisica e di Scienze della Terra (Campus). Vogliamo mettere in conto anche lo scomparso Acquario Provinciale? Se tante micro strutture si trovassero raccolte all’interno di un unico grande contenitore (il Castello, per esempio), Bari vedrebbe gonfiato il suo pacchetto turistico di un buon quarto, a fronte di spese ammortizzabili in una stagione. All’interno di un possibile ‘Musei Associati Città di Bari’ una Cittadella della Scienza troverebbe ben più consona collocazione, oltre a svolgere nel  modo migliore  la funzione formativa che si è assegnata. ‘Fare sistema’ per dimezzare i costi, moltiplicare per dieci la visibilità, dare un significato economico ad ogni biglietto staccato. In tempi di perenne quaresima non sarebbe cosa da poco.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 4 Ottobre 2013

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