Civici in fibrillazione, la coalizione di governo è a rischio implosione
Il capogruppo di "Per la Puglia", Antonio Tutolo, ha preannunciato di non partecipare, in segno di protesta, alla riunione di maggioranza indetta per domani da Emiliano
Ad intralciare l’attività di governo alla Regione Puglia più che le forze di opposizione sono quelle della maggioranza stessa che sostiene il governatore Michele Emiliano. Infatti, la maggioranza di centrosinistra che governa la Puglia è ormai a rischio implosione proprio a causa delle “grane” politiche interne ad essa. L’ultima in ordine di tempo è arrivata da una delle liste civiche di Emiliano, “Per la Puglia”, che conta quattro consiglieri, fra cui l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo. A scatenare l’offensiva in maggioranza è stato il capogruppo della civica “Per la Puglia”, il foggiano Antonio Tutolo, preannunciando che il suo gruppo non parteciperà al tavolo di maggioranza convocato dal presidente Emiliano giovedì prossimo, poiché la civica da lui rappresentata viene utilizzata solo come serbatoio di voti, senza però riconoscergli i diritti di critica e di proposta all’interno della maggiorana che hanno contribuito a costruire ed a garantire in Consiglio regionale. “La nostra assenza, – ha scritto Tutolo nella nota di preannuncio di non partecipazione all’incontro di maggioranza – dimostrerà il nostro peso e farà ricredere quanti, a cominciare dal Pd, non fanno altro che denigrarci”. “Da qualche tempo – ha rilevato Tutolo – ‘Per la Puglia’ ha avviato una campagna contro i guasti della Sanità pugliese, denunciando ritardi, vuoti ed emergenze”. Ciò, però, ha sottolineato il capogruppo di detta civica – ha irritato il resto della coalizione che non condivide le critiche che arrivano da chi, in ogni caso, partecipa alla gestione ed alle scelte politiche della maggioranza”. Insomma, secondo Tutolo, incambio di un posto in giunta, la civica da lui rappresentata non avrebbe diritto di parola. Infatti, con riferimento a ciò che accade nella Sanità in Capitanata, Tutolo ha evidenziato che finora nemmeno una richiesta, nemmeno una proposta fatta dal gruppo civico “Per la Puglia” è stata accolta ed adesso qualcuno pensa addirittura di traghettare, per la ricandidatura, dal Pd alla civica in questione, l’ex capogruppo dem, Filippo Caracciolo, travolto – come è noto – dallo scandalo per l’assunzione della moglie in Adp, con un titolo di studio falso. “Ma a questo gioco – ha concluso Tutolo – noi del gruppo ‘Per la Puglia’ non ci stiamo più e come primo segnale non parteciperemo al prossimo vertice di maggioranza del 24 aprile”. La presa di distanza dalla maggioranza del gruppo guidato da Tutolo e composto dai consiglieri Vizzino, Tammacco e Leo, è giunta in via ufficiale sulla chat interna del centrosinistra, dove il consigliere di Lucera (Fg), dopo aver lamentato l’atteggiamento riservato al suo gruppo soprattutto dal Pd, ha richiamato l’attenzione sulle tante inefficienze della Sanità, a cominciare dalle liste d’attesa infinite e sugli ospedali in difficoltà per insufficienza di personale medico e paramedico. Tutolo, sostenuto dai colleghi, ha rivendicato anche interventi urgenti per la Asl di Foggia, a suo dire penalizzata nella distribuzione di risorse, che invece sono state erogate per favorire la Sanità privata. Il capogruppo di “per la Puglia” ha anche acceso i riflettori sull’ospedale di Lucera che risulta in affanno proprio a seguito dell’insufficienza di risorse ad esso assegnate ed ha criticato la nomina del dottor Pasqualone, ripescato recentemente per la direzione generale degli Ospedali Riuniti di Foggia. A questo punto, se nell’Aula barese di via Gentile dovesse venir meno anche l’appoggio del gruppo dei quattro esponenti di “Per la Puglia”, la situazione per la maggioranza di Emiliano si complica, a cominciare dall’approvazione in Consiglio del rendiconto 2024, già approvato in giunta, ma a rischio nel passaggio in Aula. Infatti, il documento di oltre 300 pagine, che fotografa le scelte politiche ed i conti pubblici del 202,4 per il via libera in Aula necessita di almeno 26 voti a favore. Quindi, di una maggioranza assoluta che, al momento, verosimilmente non c’è e che andrebbe recuperata in fretta, poiché la scadenza per l’approvazione è fissata per legge a fine giugno e lo scorso anno l’approvazione tardiva – come si ricorderà – comportò per la Regione Puglia una sonora tirata d’orecchi da parte della Corte dei conti. Pertanto, nell’incontro di maggioranza fissato per domani, il governatore Emiliano dovrà innanzitutto provare a disinnescare lo strappo minacciato dalla civica “Per la Puglia” con Tutolo e poi provare a rafforzare la stessa, recuperando alla causa i consiglieri tarantini Michele Mazzarano ex Pd e del civico ex renziano, in perenne fibrillazione, Massimiliano Stellato, che in cambio dell’appoggio alla maggioranza, questa volta, potrebbe forse ottenere la vicepresidenza del consiglio lasciata vacante un anno fa dal pentastellato Cristian Casili. In definitiva, l’approssimarsi della fine della legislatura e le conseguenti tensioni elettorali potrebbero mettere in difficoltà il governatore Emiliano più di quanto non è riuscita in questi ultimi anni a fare l’opposizione di centrodestra, nonostante gli scandali che finora hanno interessato la Regione Puglia.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 23 Aprile 2025