Cultura e Spettacoli

Cleto seguì subito Pietro

Vissuto nel I secolo dopo Cristo, Cleto o Anacleto è stato il terzo vescovo di Roma e Papa, orientativamente tra l’80 e il 92. Nell’ipogeo della Chiesa del Purgatorio a Ruvo di Puglia esiste la cosiddetta Grotta di San Cleto, in  realtà una cisterna di epoca romana. L’intitolazione al terzo papa è legata a una tradizione : In viaggio verso Roma, San Pietro si sarebbe fermato nel territorio di Ruvo con l’idea di costituirvi un nucleo cristiano. Individuata in Cleto la figura intorno a cui raccogliere tale comunità, avrebbe nominato vescovo questo fedele. Il primo vescovo di Ruvo, dunque, avrebbe riunito i primi cristiani pugliesi in quella grotta-cisterna per celebrare le celebrazioni sacre. Gli studiosi obiettano due cose : è storicamente accertato che la diocesi di Ruvo fu fondata  nell’XI secolo e che il primo vescovo fu Gioacchino de Zonicis, eletto nel 1090. Inoltre il passaggio di San Pietro nell’Italia meridionale è comunemente ritenuto leggendario. Quanto al primo punto, il termine ‘vescovo’ riferito a Cleto e ai primi papi, e che il ‘Liber Pontificalis’ adopera, va inteso più nel senso elementare di ‘guida’ che non nel senso di quello – molto più articolato – che poco a poco si sarebbe affermato più avanti sino ad assumere piena definizione con l’editto di Tessalonica del 380, il documento che elevava quella cristiana a religione di Stato. Cleto, dunque, fu a Ruvo vescovo ‘di fatto’, il primo di una serie di figure-guida che avrebbero assunto il titolo di vescovo solo a partire dal 1090 con Gioacchino de Zonicis. Venendo al secondo punto, come escludere che l’Apostolo, quando partì per predicare a Roma (cosa che sembra avvenuta nel 42, anno d’inizio del regno di Claudio) sia passato dalla Puglia? Certo, chiunque dalla Palestina avesse voluto raggiungere Roma avrebbe trovato più comodo sbarcare ad Ostia invece che a Brindisi oppure Otranto. Ma forse Pietro, “prudente come un serpente” volle prima tastare il terreno in Italia lontano dalla capitale. In un secondo momento, sulla scorta delle esperienze fatte in Puglia, forse s’imbarcò nuovamente per fare vela questa volta verso Ostia. Pietro, dunque, potrebbe veramente aver attraversato la Puglia. E se Ruvo è lontana da Brindisi e lontanissima da Otranto, almeno andando a piedi, nulla vieta di pensare che l’Apostolo sbarcò a Bari o in qualche altro porto più a nord. Il fatto che San Cleto sia patrono di Ruvo di Puglia (oltre che di Belmonte del Sannio) testimonia il segno forte lasciato da questo personaggio su quel territorio. Ma, osservano ancora gli scettici, si vuole che Cleto sia nato ad Atene… E chi ci dice che questo Cleto non sia stato compagno di viaggio di Pietro mentre questi era diretto in Puglia? Per chi era diventato un altro ‘pescatore di uomini’ e si trovava al Pireo in attesa di una nave diretta ad occidente era uno scherzo, individuato l’uomo ‘giusto’, dirgli di lasciare tutto e di seguirlo. Anche in capo al mondo. E il sud-est dell’Italia era vicinissimo. Una rapida conversione durante il viaggio e una volta sbarcato in Puglia Cleto era già pronto, ‘formato’ per sua missione. Missione ben svolta e che perciò gli avrebbe più in là spalancato le porte nientemeno che del ‘soglio’ pontificio. – Nell’immagine, ‘Gesù e la pesca miracolosa’

Italo Interesse

 


Pubblicato il 29 Marzo 2018

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