Cronaca

Code e disagi, comincia male la via della terza dose

“Dal 1° dicembre anche i maggiorenni potranno prenotare la dose di richiamo anti-Covid tramite il portale regionale. Una gran bella notizia che però deve necessariamente essere accompagnata da una seria ed efficace organizzazione. Purtroppo, ad oggi, riscontriamo che il piano messo a punto dalla Regione Puglia per velocizzare sulla somministrazione delle cosiddette dosi ‘booster’ non è stato del tutto attuato. Mancano ancora tantissimi hub vaccinali da rendere operativi”. Questo dichiara mostrando un fin troppo facile ottimismo il consigliere regionale Giacomo Conserva, componente della III Commissione regionale Sanità. “Non è possibile – rimarca Conserva – che nella provincia ionica siano attivi solo sei hub vaccinali, di cui la maggior parte operativi in modalità part time con massimo tre aperture settimanali e orari ridotti. Siamo ancora lontani anni luce dalla linea regionale che prevede hub aperti sette giorni su sette per ben dodici ore giornaliere”. Insomma, la platea di cittadini che possono e potranno ricevere la terza dose si allarga sempre di più, tenuto conto anche della riduzione di un mese del periodo tra il completamento del ciclo vaccinale primario e la dose booster. In più, a pochi giorni dall’annuncio del super <<green pass>> da parte del governo centrale, sono in aumento le prenotazioni per la prima dose. Ma Conserva non fa un passo indietro. “Il rischio code e disagi è dietro l’angolo e dobbiamo farci trovare pronti per evitare il caos nel pieno delle festività natalizie. Il presidente e assessore alla Sanità Emiliano ha l’obbligo di intervenire subito di concerto con le aziende sanitarie competenti. E’ necessario potenziare immediatamente il numero di hub vaccinali presenti sul territorio, aprire anche il sabato e la domenica e prolungare gli orari delle somministrazioni”. Allora, tanto per farci capire meglio e allargando il plettro del discorso vaccini e terze dosi, da oggi, primo dicembre, 24,6 milioni di over 18 vaccinati più di 5 mesi fa potranno ricevere il “booster”. Ma coi vaccini in frigo è possibile immunizzare il 30% di loro, secondo gli echi dell’informazione a livello nazionale, mentre il 63% degli over 20 ha concluso il ciclo vaccinale da sei mesi. Insomma, da quest’oggi sono in tanti gli italiani e pugliesi in particoilare che potranno sottoporsi alla campagna di richiamo, ma ci sono dosi per il 30% di loro: la maggior parte hanno tra 50 e 70 anni. I vaccini rimasti nei frigoriferi sono 7,3 milioni, poco più del 7% degli oltre cento milioni consegnati dall’anno scorso.

Francesco De Martino


Pubblicato il 1 Dicembre 2021

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