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Colantuono: “Conta solo vincere, credo nei miei ragazzi”

Quasi uno spareggio per rimanere attaccati alla zona playoff, sperando soprattutto in passi falsi di chi la precede per i biancorossi che oggi dovranno battere il Pisa che invece si gioca le residue speranze per non retrocedere. La truppa di Colantuono ha quattro partite da vincerle tutte o realizzare minimo dieci punti per sperare ancora di entrare nel novero delle squadre che potranno partecipare alla fase finale del torneo cadetto. Il tecnico romano intervenuto ieri in conferenza stampa ha gettato acqua sul fuoco, esaltando i suoi ragazzi e difendendo la sua rosa; “Me ne sarei già andato se non avessi stima di questo gruppo, professionalmente eccezionale. I ragazzi hanno sempre mostrato impegno, vorremmo fare molto di più ma evidentemente, per i tanti problemi, non ci riusciamo. E’ normale avere dei limiti ma attenzione, il campionato non è finito”. Battute iniziali che fanno percepire che lui ed il suo gruppo ci credono ancora, la matematica non li condanna, provarci è doveroso: “Quando siamo stati al completo, ce la giocavamo contro tutti le defezioni nel reparto offensivo hanno acuito nuovamente il problema del gol, già esistente al mio arrivo a Bari” poi il tecnico ha spiegato uno dei motivi perché il suo Bari ha rallentato la corsa. Ed anche oggi le defezioni non saranno pochissime perché Morleo, Tonucci, Fedele potrebbero restare fuori sino alla fine del campionato e rientrare giusto per gli eventuali playoff.

La parola d’ordine resta quella di vincere ed il tecnico l’ha ribadita senza paura e nascondersi: “Non possiamo sbagliare. Dobbiamo essere più pericolosi per portare a casa i tre punti. Il Pisa ha ancora possibilità, l’aritmetica non condanna ancora la squadra di Gattuso. Ora abbiamo una punta vera di ruolo, dobbiamo sistemare le mezze punte che abbiamo per poter essere incisivi. A centrocampo ho alcune scelte in più, e forse inserirò forze fresche. Maniero sarà titolare, probabilmente Martinho sarà della partita dopo il turno di riposo che gli ho concesso a Salerno. Con noi ci sono i giovani Portoghese, Abreu e Turi”. Infine l’allenatore ha concluso con una battuta sulla tifoseria biancorossa: “Dispiace non poter regalare loro qualcosa d’importante, invece sono stati sempre pronti ad incitarci. A Benevento ad esempio, c’era un clima da gara di serie A. Con il Verona, la gente si è spazientita soltanto sul 0-2, ma nel calcio ci sta, sono in quest’ambiente da 40 anni”.

M.I. 


Pubblicato il 29 Aprile 2017

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