Colantuono: “Dobbiamo superare questo periodo critico”
Stasera si ritorna in campo anche se la Curva Nord per protesta sarà in silenzio sino a quando lo deciderà, servono i fatti e niente più alibi. I giocatori e tecnico sono consapevoli che la classifica si è complicata maledettamente e che perdere ancora questa volta li vedrebbe proprio fuori dalla classifica dei playoff e assottigliare le loro ambizioni e speranze dei tifosi. Ma in casa Bari oltre alla delusione per l’ennesimo Ko c’è lo sgomento per la perdita di Franco Brienza, uscito anzi tempo con la Pro Vecelli e che molto probabilmente a causa di una lesione al ginocchio ha concluso la sua stagione. Il tecnico ieri in conferenza stampa ha esordito così: “E’ una catastrofe. Perdiamo un giocatore importante. Ma il campionato e la classifica ci impongono di riorganizzarci per giocarci i play-off nella migliore posizione possibile. Per farlo però deve cambiare l’atteggiamento in alcune partite” e poi sulla sua espulsione che l’ha costretto a vedere la partita dalla tribuna ha detto: “Ero molto arrabbiato, non solo per la sconfitta ma anche per l’espulsione. A differenza di quello che è stato scritto nel referto io non ho offeso nessuno. Avevo solo fatto una considerazione sul fallo che aveva appena subito Brienza e poi mi ero subito seduto in panchina. E’ arrivato Pinzani e ha detto che dovevo andarmene. Pensate che il quarto uomo non aveva capito chi, tra me e Sogliano, doveva essere allontanato. L’atteggiamento del direttore di gara, sia nei miei confronti che nei confronti della squadra, non mi è piaciuto per niente. Nelle ultime gare siamo stati danneggiati e non poco. A Vercelli ci hanno annullato un gol regolare. Servirebbe maggior attenzione e maggior rispetto nei confronti di una piazza importante come Bari. Detto questo non voglio creare alibi, ne voglio dire che abbiamo perso per colpa di Pinzani”. Tuttavia resta che i biancorossi anche sino al vantaggio piemontese sono stati poco efficaci, e ad eccezione della gara con il Novara pareggiata ma in cui hanno dominato, stentano da parecchie gare e hanno perso quella coesione che li ha condotti a raggiungere nel girone di ritorno una serie di risultati utili. Il tecnico ha tracciato il punto in casa Bari: “In casa abbiamo sempre fatto bene, fuori abbiamo avuto un rendimento altalenante. Speravo che la vittoria di Benevento ci potesse dare maggiori certezze e invece siamo tornati nel limbo. Diciamo che questa squadra ha avuto un percorso un po’ particolare a causa infortuni ed anche un pizzico di sfortuna non siamo riusciti a portare tutti i componenti della rosa a un livello accettabile. Negli ultimi tre incontri però abbiamo fatto pochi punti. Dobbiamo superare questo periodo critico, senza deprimerci. Ci vuole calma e pazienza. Pensiamo alla partita di domani – ieri a mezzogiorno, ndr – che giochiamo in casa. Abbiamo una grossa chance per rimetterci subito in piedi”.
La serie negativa non cancella a detta della guida tecnica quanto di buono realizzato sulla panchina dei Galletti: “Quando sono arrivato eravamo a -3 dai play-out. Figuriamoci se mi abbatto per una situazione del genere. Ribadisco quanto detto qualche settimana fa: i primi tre posti se li giocheranno Frosinone, Verona e Spal. Gli altri se li giocheranno le altre, tra cui noi. Saranno nove battaglie, dalla Salernitana in su sono tutte coinvolte”. La testa deve essere inevitabilmente proiettata al difficilissimo impegno di stasera contro il Latina e mister Colantuono ha lanciato un monito ai tifosi: “Comprendo il malumore dei tifosi ma bisogna rimanere compatti. Per passione e attaccamento questa è una piazza che meriterebbe di andare in serie A e rimanerci stabilmente. Ma non è facile e in questa categoria non bisogna dare nulla per scontato. Le cose vanno programmate. I ragazzi hanno bisogno più di una pacca sulla spalla che di un coro contro. Siamo ancora in corsa. Potevamo stare meglio, questo è vero. Non siamo riusciti a far il salto di qualità ma nulla è precluso. La classifica è corta. Con due gare fatte bene sei di nuovo lì. E’ adesso che la piazza deve starci ancora più vicino. Sarebbe un peccato buttare alle ortiche la nostra rincorsa. Se ci credono gli altri perché non possiamo crederci anche noi? Dopo ci sarà il tempo per fare processi”.
Quanto alla formazione il tecnico romano non si è sbilanciato ma quasi sicuramente si affiderà al tridente composto da Floro Flores, Galano e Parigini con in mediana l’esperienza e cattiveria di Basha e Romizi e un’alta maglia da decidere ed in difesa linea a quattro con la coppia dei centrali che tornerà quella composta da Capradossi e Tonucci al posto di Moras, sui terzini Sabelli favorito e Daprela in vantaggio sulla concorrenza.
M.I.
Pubblicato il 4 Aprile 2017