Cultura e Spettacoli

Colazione a Villa de Grecis

 

La Delegazione del Fai di Bari, grazie all’impegno e alla professionalità di  Rossella Ressa e di Gigi Leonetti, promotori dell’evento, ha organizzato una colazione speciale a Villa de Grecis, durante la quale i numerosi ospiti presenti hanno avuto la possibilità di fare “un tuffo nel passato, in un mondo affascinante, rappresentato dalla splendida dimora della famiglia, guidati in questo viaggio dalla straordinaria padrona di casa, Enza de Grecis, che ne ha narrato le vicende storiche”.

Location dell’evento  il salone della villa, l’unica stanza della residenzanon depredata” e rimasta intatta nel corso dei due secoli, salone nel quale sono ancora oggi visibili gli arredi originali dell’800 e gli affreschi raffiguranti i viaggi compiuti da Antonio de Grecis, in ogni zona del  mondo, alla ricerca di nuove specie botaniche, quelle stesse piante in bella mostra nel parco della villa. Il salone sorge all’interno della torre dalla quale, nel passato, era possibile scorgere un meraviglioso panorama, oggi oscurato da veri e propri mostri di cemento.

Nascosta alla vista di ignari automobilisti che percorrono via delle Murge, in una zona periferica della città di Bari sorge infatti il prestigioso edificio di proprietà della nobile famiglia, un vero e proprio gioiello artistico-architettonico facente parte del periodo dell’eclettismo ottocentesco pugliese.

La villa, disegnata da Giuseppe De Grecis e splendidamente affrescata da Nicola Colonna, riflette le ambizioni della società del XIX secolo, caratterizzata da un ceto borghese “emergente” e una nobiltà in rovina.

La parte più antica della villa fu costruita alla fine del Settecento come residenza estiva della famiglia de Grecis. Successivamente,  furono apportati numerosi miglioramenti allo scopo di trasformarla in residenza privata.

Dopo un’accurata opera di restauro oggi la dimora si presenta in tutto il suo splendore. Essa è completata da un parco secolare, dove natura e architettura riflettono l’ideale distacco dalla vita cittadina, parco che ricorda l’attività della famiglia De Grecis, costituita da abili vivaisti grazie ai quali oggi si conservano importati specie botaniche.

La particolare cura del giardino nasce dalla passione di Antonio de Grecis, che dai primi del 900 selezionava ogni specie con cura infinita come una ‘collezione d’arte’.

Ma la storia della villa è stata caratterizzata anche da avvenimenti che ne hanno provocato un momentaneo declino: durante il regime fascista fu requisita e danneggiata in modo pesante. Ne furono distrutti i preziosi mosaici pavimentali e fu solo grazie ad un escamotage che i de Grecis riuscirono a salvare alcune opere,oggi nuovamente visibili all’interno della struttura, tra le quali spiccano le tele e l’orologio in alabastro donato alla famiglia da parte di Garibaldi.

Durante la seconda Guerra Mondiale, Villa de Grecis, dopo essere stata confiscata dai fascisti, divenne finanche una base logistica militare dei tedeschi. Poi, arrivarono gli inglesi e gli americani che finirono di depredarla. La famiglia pagò caramente il prezzo di essersi dichiarata antifascista. Per salvare la villa, i de Grecis furono costretti ad una vendita fittizia ad un parente con un cognome diverso e, dallo stesso, finirono con il doverla ricomprare.

Oggi è soltanto grazie alla caparbietà della famiglia, che ha saputo custodire negli anni questo prezioso gioiello di grande valore architettonico, che questo “pezzo di storia” continua a rivivere, in un mix di antico e di moderno, nella città di Bari.

Marina Basile


Pubblicato il 30 Aprile 2019

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