Primo Piano

Come funziona il fondo di rappresentanza del governatore?

Tirava aria pesante in regione dopo il trasferimento di un funzionario dall’Ufficio Cerimoniale. Infatti i consiglieri regionali all’epoca all’Opposizione, Arcangelo Sannicandro e Michele Losappio (Prc) presentarono ben due interrogazioni al Presidente e agli assessori al personale ed al Bilancio non solo per conoscere i particolari di questi trasferimenti di personale, ma anche per approfondire i criteri e le modalità di spese relative al Fondo di Rappresentanza, controllate, appunto, dal Servizio Cerimoniale. Il dubbio, sette anni fa, era che il Fondo di Rappresentanza del Presidente della Giunta regionale, sfuggito a ogni verifica e controllo da parte della Giunta, nonostante la legge ne preveda una rigorosa rendicontazione, era che stesse servendo per scopi elettorali. I partiti di Minoranza promisero di tenere gli occhi aperti, ed avevano puntato il mirino su alcuni trasferimenti del personale negli uffici presidenziali, chiedendo all’assessore al Bilancio di rispondere su alcuni quesiti, visto che il Fondo contava su circa 250 mila euro (a cui se n’erano aggiunte altri 50 mila nelle variazioni di Bilancio) da distribuire nelle maniere piu’ impensate. Da quella particolare posta, per esempio, erano state attinte le spese per organizzare le feste di addio agli allegri pensionati regionali, con celebrazione e medaglietta distribuita in cinque teatri delle citta’ capoluogo. Spesa totale impegnata: 163 mila euro. Ma il fondo a disposizione del Governatore, che originariamente serviva per “onorare” la visita di qualche politico in vista o Ambasciatore estero di passaggio dalla regione, ora serve quasi esclusivamente per finanziare manifestazioni, feste, sagre e celebrazioni varie, “sponsorizzate” direttamente dal Governatore che faceva ricorso a quello ch’era diventato praticamente il suo “portafoglio” personale. Qualche esempio? Si andava dalla concessione di un contributo pari a 2.500 euro elargito con tanto di nota protocollata e sottoscritta da Fitto a sostegno della manifestazione “FestaGio’” (organizzata dall’Arcidiocesi di Lecce), al defile’ di moda “Brio della Notte”, tenuta il 25 luglio a Giurdignano, sempre provincia di Lecce. Anche in questo caso patrocinio e spesa a carico del Fondo di Rappresentanza per ben 2.000 euro. Ma l’elenco delle manifestazioni, piu’ diverse e disparate, a carico del Bilancio regionale 2004 poteva continuare, trattandosi di spese, fatto ancor piu’ grave, che come detto eludono ogni controllo gestionale. La Giunta Regionale, infatti, non ha mai provveduto all’approvazione trimestrale della rendicontazione, come prescrivono le rigide norme in materia istitutiva del Fondo (Legge Regionale n.32/81) e contabile della stessa regione. Ma quel che era peggio, l’Economato provvedeva senza battere ciglio a liquidare somme a congreghe ed associazioni superando fin troppo spesso la soglia minima stabilita dalle leggi contabili. Di fronte a tutto questo Michele Losappio, Capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista alla regione Puglia pesava le parole: “Ho l’impressione che il superpresidente stia esagerando nell’uso di quella discrezionalita’ che la legge gli affida nella gestione del Fondo di rappresentanza: una cosa e’ l’uso di quei fondi per l’ospitalita’ delle autorita’ e dei tanti amici che incontrano la Puglia e le Istituzioni, altro e’ la pioggia di sponsorizzazioni agli “amici” di territorio e di politica per le piu’ svariate iniziative”. Il consigliere Losappio, allora, chiedeva di conoscere a fondo l’elenco delle feste e soprattutto le modalita’ di pagamento, soprattutto come mai nessuno alla regione ha pensato di presentare il rendiconto delle spese di Rappresentanza in Giunta, come prescrive la Legge regionale. Chissà cosa risponderebbe l’attuale governatore Nichi Vendola, se a presentare interrogazione fosse qualche altro rappresentante delle agguerite Minoranze….
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 10 Maggio 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio