‘Come gli uccelli’, la pazienza dello spettatore
Domani e dopodomani al Piccinni, nell’ambito della stagione di prosa, andrà in scena un lavoro di Marco Lorenzi
Un giovane tedesco di origine israeliana e una giovane americana di origini palestinesi si incontrano in una biblioteca di New York e si innamorano. Eitan è un genetista e ha imparato a interpretare il mondo con gli occhi della scienza, Wahida sta facendo una tesi su al-Hasan ibn Muhammad al-Wazzān, un colto diplomatico marocchino del XVI secolo rapito da pirati cristiani e portato in dono a papa Leone X che, dopo averlo debitamente battezzato, lo accoglierà alla sua corte con il nome di Leone l’Africano. Ma la differenza tra i due giovani non è tanto quella delle «due culture», quanto quella delle due origini. Il padre di Eitan in particolare, David, ebreo ortodosso, si oppone al loro matrimonio. Ma la nonna, Leah, sa qualcosa che riguarda suo figlio David e lo dirà al nipote. Poi un giorno, attraversando la frontiera fra Israele e Giordania, Eitan rimane coinvolto in un attentato ed entra in coma. Accorsi da luoghi diversi al capezzale del ragazzo, i nonni e i genitori del ragazzo hanno modo di guardarsi negli occhi e riflettere su imbarazzanti segreti famigliari, sulla rigidità delle ideologie e sulle reali ragioni dell’odio che infiamma il più tormentato angolo del globo. Questo è ‘Come gli uccelli’, un romanzo “potente e toccante, scomodo e lacerante” a firma di Wajdi Mouawad – scrittore, regista, cineasta libano-quebecchese e direttore artistico del Théâtre de la Colline di Parigi. Tradotto in italiano da Monica Capuani e adattato da Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi, il testo è arrivato in teatro. Sarà in scena al Piccinni fra sabato 12 e domenica 13 aprile nell’ambito della stagione Altri Mondi. La regia di Marco Lorenzi, nel rispetto della scomposizione cronologica degli avvenimenti disposta da Wajdi Mouawad, sfalda i piani temporali e li sovrappone dando vita attraverso un meccanismo teatrale affascinante ad una dimensione sospesa e simbolica di potente presa. Tocca allora allo spettatore come in un puzzle riavvicinare le connessioni fra personaggi ed eventi andate in diaspora (e da questo punto di vista ‘Come gli uccelli’ chiede non poco al suo fruitore) sino alla ricomposizione di una saga famigliare, quella della famiglia Zimmerman, che si snoda attraverso tre generazioni coprendo quarantasei anni di storia. – Consulenza storica : Natalie Zemon Davis. Interpreti : Federico Palumeri, Lucrezia Forni, Barbara Mazzi, Irene Ivaldi, Rebecca Rosseti, Aleksandar Cvietkovic, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Raffaela Musella. Assistenza alla regia : Lorenzo De Iacovo. Scenografia e costumi : Gregorio Zurla. Disegno luci : Umberto Camponeschi. Disegno sonoro : Massimiliano Bressan. Video : Full of Beans – Edoardo Palma & Emanuele Forte. Progetto : Il Mulino di Amleto. Collaborazione : Festival delle Colline Torinesi.
Italo Interesse
Pubblicato il 11 Aprile 2025