Cronaca

Come in un reality Confindustria Bari e BAT cambia i connotati ad una piccola impresa

“Extreme Makeover per SME – 1st export edition” è il nome del piano di azioni operative con cui la Piccola Industria di Confindustria Bari, insieme alla collaborazione di esperti di Federmanager Puglia, Poste Italiane, Adecco Training, Performance & Strategies, Sace, Aproweb ha provato, a partire dallo scorso giugno, a modificare l’organizzazione di una piccola impresa per aiutarla a diventare una impresa esportatrice. L’azienda in questione è la AS di Vito Labruna & C s.a.s., una piccola impresa di Monopoli che opera dal 1971 nei settori dei motori diesel per applicazioni industriali, agricole, ferroviarie, veicolari, marine, gruppi elettrogeni, gru idrauliche per autocarri e piattaforme aeree. Ultimamente l’azienda si è specializzata anche nel settore marino mettendo a punto sistemi di propulsione navale a ridotto impatto ambientale. La AS conta 14 dipendenti e produce un fatturato di 4 milioni di euro, di cui circa il 15 % è costituito dalle esportazioni rivolte all’Est Europa e al Nord Africa; è stata scelta tramite un bando lanciato inizialmente nell’ambito di Confindustria Bari e BAT che ha visto undici aziende presentarsi alla selezione iniziale, tutte appartenenti a settori differenti. La selezione è stata effettuata da una commissione costituita dai partners del progetto che hanno incontrato singolarmente gli undici collaboratori in un colloquio face to face e operando in brainstorming è stata scelta, con fatica, l’azienda di Labruna, che era risultata in possesso di alcuni pre-requisiti necessari per espandersi verso l’estero. Grazie al progetto Extreme Makeover, che richiama il nome di reality che cambiano i connotati a persone e oggetti, l’AS è stata scrupolosamente studiata da un team qualificato di professionisti in un virtuoso percorso di approccio manageriale all’internazionalizzazione (il valore del servizio di consulenza offerto a titolo gratuito è stato all’incirca di 30.000 euro), valutandone oggettivamente i punti di forza e di debolezza in circa sei mesi di analisi conoscitiva dell’azienda. Al termine di questa attività sono state riconosciute all’azienda doti come la flessibilità e la dinamicità, qualità dei prodotti, vantaggio sui competitors in un’area di nicchia, una gestione caratteristica positiva, buona liquidità e facile accesso al credito. “L’obiettivo primario del nostro progetto – ha dichiarato il presidente della Piccola Industria di Bari e BAT Vincenzo Carpentiere – è quello di incoraggiare i piccoli imprenditori a guardare oltre i confini nazionali e, nello stesso tempo, di dimostrare loro che qualsiasi piccola e media impresa può diventare un’impresa internazionale.” “Grazie a questo progetto – ha quindi aggiunto l’Ing. Massimo Labruna, General Manager di AS, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto, che si è svolta ieri mattina presso la sede di Confindustria Bari e BAT – un’azienda che operava a livello regionale ha potuto cominciare ad affermarsi all’estero, analizzando le opportunità e gli ostacoli relativi alla capacità di internazionalizzazione, per individuare i mercati e le controparti più interessanti per i suoi prodotti. Abbiamo puntato sul valore aggiunto, che dà un’immagine di solidità e competenza: adattare un prodotto standard alle esigenze del cliente è stato il nostro punto di forza.” “Ora – ha quindi dichiarato il presidente di Confindustria Bari e BAT Michele Vinci – occorre trovare il modo per trainare l’evoluzione della gran parte delle imprese di minori dimensioni che hanno maggior bisogno di supporto per rinnovarsi soprattutto per mancanza di risorse e di accesso al credito. Ci auguriamo che Extreme Makeover, alla sua prima edizione, faccia in realtà da traino per esperienze simili, da ripetere in futuro per sostenere la produttività e la competitività del territorio.” Lo sforzo generale delle imprese verso l’internazionalizzazione è testimoniato dall’aumento costante dell’export regionale, almeno fino al 2012: in particolare, il grado di apertura dell’economia in Puglia è aumentato più che nel resto del Paese negli ultimi anni (dall’ 11,5% al 12,9%), ma permangono delle criticità e le imprese di successo non rappresentano tutta l’industria locale. Tuttavia, in un tessuto sociale e produttivo come quello del nostro Paese, che punta sull’attività industriale, la piccola e media impresa costituisce la colonna portante ed è per questo che deve essere tutelata e valorizzata con ogni strumento possibile.

 

Lorena Perchiazzi


Pubblicato il 30 Gennaio 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio