Cronaca

“Commissari per il riordino delle Province? I problemi veri sono altri…”

“Incapacità e irresponsabilità assolute. È solo questo il giudizio che si può esprimere sul possibile commissariamento della Puglia perché, nonostante i nostri quotidiani appelli, la Giunta non ha predisposto né approvato la legge di conferimento delle deleghe alle Province. Una vergogna e chi non sa fare è giusto che resti a casa”. Continua a percorrere la strada della polemica dura con gli amministratori regionali, il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei. “Stiamo protestando da mesi – prosegue – perché la legge andava approvata entro il 31 dicembre scorso. La riforma Delrio è un aborto del pensiero, che ha solo messo in crisi i servizi, il futuro dei dipendenti provinciali e delle società o enti collegati. Ma questo centrosinistra è scandaloso: dalla Xylella alle Province, non alza un dito e non si capisce bene in cosa sia impegnato, mentre la Puglia va a rotoli. Si assiste alla chiusura di enti e fondazioni storiche, perle della cultura pugliese, perché le Province non hanno le deleghe e, dunque, neanche le risorse. È una situazione paradossale, Pd e Sel sembrano in coma e non rispondono alle sollecitazioni. Questo commissariamento, al pari di quello della Xylella, è ormai inevitabile quanto necessario. Solo così possiamo iniziare a lavorare per riparare quanto Vendola ed Emiliano hanno distrutto. I cittadini devono riflettere – conclude Mazzei – perché sono stati prosciugati con le tasse della sinistra che, in cambio, non ha saputo far altro che abbandonare la Puglia e sperperare i loro sacrifici”. Ma l’assessore pugliese al Lavoro Leo caroli non è stato a braccia incrociate, distratto osservatore come altre volte. <>, ha replicato secco Caroli. Per il quale nelle dichiarazioni dei giorni scorsi ci sarebbe solo la ricerca di “vetrina da parte di alcuni consiglieri in cerca di visibilità dopo anni di letargo istituzionale”. L’iniziativa legislativa di riordino delle province, difatti, è stata adottata entro lo scorso 31dicembre, seguendo la strada del disegno di legge così come è stato fatto da altre 17 regioni. <>. E cioè il Governo ha scritto all’ente Regione per atto dovuto, seguendo quanto segnalato dall’UPI lo scorso 28 dicembre, ovvero prima dell’approvazione del  disegno di legge regionale. Ma non basta. La legge di stabilità taglia le risorse, ma attribuisce compiti e responsabilità esattamente alle stesse province-aree vaste: la prima scadenza è quella del prossimo 31 marzo, entro la quale Province e città metropolitane avrebbero dovuto adottare i piani, per le cui redazione le province sono state in difficoltà e hanno aperto proficui tavoli di confronto con la Regione a Bari, Taranto, Foggia, Bat e Brindisi. Per Lecce si attendono ancora i dati contabili completi necessari al gruppo di lavoro. In questo quadro si colloca la questione delle partecipate , rispetto alle quali la Legge di Stabilità prevede la dismissione dei servizi non riconducibili alle funzioni essenziali delle province. “Per questo i gruppi di lavoro stanno avviando una collaborazione interistituzionale affinchè i servizi continuino ad essere garantiti ai cittadini e sia garantito il reddito ai dipendenti.  Perciò abbiamo chiesto all’Osservatorio nazionale che fino a quando le province non avranno predisposto il riordino delle funzioni con le dichiarazioni degli esuberi e i piani finanziari, si possa andare a vanti con una compensazione.  Con il 50% del taglio previsto sulla spesa per il personale , essendo previsto che le queste somme dovranno essere restituite dalle Province, nelle more del riordino chiediamo di consentire l’uso delle somme per tenere in vita le finanze delle Province.  Così gli enti sarebbero in grado di pagare i dipendenti diretti. Per i dipendenti delle partecipati una delle soluzioni sarebbe quella di affidare loro servizi legati alle funzioni essenziali delle Province”. (adl)

 

 


Pubblicato il 27 Marzo 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio