Cronaca

Comune e piccoli municipi: cinque anni di chiacchiere….

 
Cosa resta nella memoria dopo gli incontri coi cittadini dei diversi quartieri intervenuti con associazioni, forze politiche, comitati di quartiere e movimenti  di diversa estrazione per tirare le fila sullo stato d’applicazione del decentramento amministrativo al Comune di Bari? Per Antonio Gadaleta, presidente del comitato ‘Municipi per Bari’, è emersa la volontà di promuovere uno sviluppo territoriale attraverso un sistema di interventi mirati a rivalutare la vivibilità e la qualità della vita. Rivalutando e incentivando, si capisce, le attività legate ai servizi sociali, alla cultura, alle attività formative, allo sport e al tempo libero. A questo devono rispondere gli istituendi Municipi a Bari. Il vigente Regolamento in materia di Decentramento amministrativo, approvato dal consiglio comunale nel lontano maggio del 2006, nella sua premessa fa esplicito riferimento al Testo Unico di Riforma degli Enti Locali del 2000 e precisamente “Nei comuni con popolazione superiore ai 300 mila abitanti lo statuto può prevedere particolari e più accentuate forme di decentramento di funzioni e di autonomia organizzativa e funzionale, determinando, altresì, anche con il rinvio alla normativa applicabile ai comuni aventi uguale popolazione, gli organi di tali forme di decentramento, lo status dei componenti e le relative modalità di elezione, nomina o designazione…”. (punto 5 art. 17). Il Regolamento nell´art. 7 attribuisce ai consigli circoscrizionali le funzioni proprie in materia di servizi sociali, sport e cultura e lavori pubblici. Per rendere operative queste funzioni il Regolamento in osservanza dello Statuto comunale prevede l´istituzione di due commissioni con il compito di normalizzare i Regolamenti comunali e definire una proposta istitutiva dei Municipi in sostituzione delle attuali circoscrizioni. Gadaleta non ha dubbi: “Dopo ben cinque anni nulla di tutto questo è stato realizzato con l´aggravante che i previsti tempi di attuazione e disciplina delle funzioni proprie e di istituzione dei Municipi, come i fatti evidenziano, sono stati del tutto disattesi”. A nulla è valsa la previsione attraverso un cronoprogramma giuntale approvato nel febbraio 2010 di istituire i Municipi a Bari entro giugno 2011, allorquando il Sindaco Michele Emiliano si impegnò in consiglio regionale in tal senso per scongiurare l´approvazione dei comuni autonomi di Carbonara e Palese. La data prevista di istituzione dei Municipi è trascorsa senza che nulla sia accaduto. 
La Commissione Comunale Decentramento s’è arenata
Infatti, è un dato di fatto che la commissione tecnica comunale denominata “Municipi”, incaricata di predisporre una proposta complessiva di istituzione dei Municipi, si sia arenata sulla questione del Personale tecnico e amministrativo ritenuto insufficiente nella pianta organica e sull´impostazione del modello organizzativo da assegnare ai Municipi con funzioni proprie attribuite il più delle volte in concorrenza con le competenze comunali, e, indi, con una conseguente organizzazione degli uffici larvatamente decentrata e  sostanzialmente ancorata a livello comunale. La commissione tecnica denominata “Municipi” avrebbe dovuto elaborare la sua proposta in ossequio a quanto disposto dal Tuel, vedi il citato art. 17 punto 5 fra l´altro previsto nelle finalità (art 1 del Regolamento), e alla norma regolamentare del vigente regolamento sul Decentramento amministrativo art. 63 Bis: “Previa modifica dell´art. 65 comma 3 dello Statuto comunale, saranno attribuiti ai Municipi gli organi e le funzioni previsti dal Tuel per i comuni aventi pari popolazione”. Pr il presidente del Comitato Municipi l´aver operato in questa direzione avrebbe risolto tutti i problemi posti. Il personale amministrativo attualmente in forza nelle varie Ripartizioni comunali va decentrato nei vari Municipi, il Bilancio deve essere “municipalizzato” nelle funzioni attribuite con capacità di spesa certe e gli Organi vanno assegnati in base alle disposizioni legislative vigenti. In tale quadro, le richieste delle periferie cittadine sarebbero accolte e le giuste ragioni di istituire comuni autonomi sarebbero fortemente ridimensionate. La vera questione vera da risolvere è la mancanza del personale tecnico molto ridotto anche nell´organico attuale del comune e la commissione proporre il suo elaborato di modello organizzativo dei Municipi, rinviando un´effettiva attribuzione di funzioni e organi una volta istituita la Città metropolitana. 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 6 Agosto 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio