Sufficienza raggiunta sulle infrastrutture, ma c’è ancora molto da fare per quanto concerne le politiche sulla mobilità sostenibile. A dichiararlo, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia che ha presentato il primo dossier sullo stato della mobilità nei Comuni del territorio pugliese. “Una fotografia caratterizzata da forti chiaro-scuri, perché se da una parte vi sono territori che hanno realizzato delle ottime infrastrutture al fine di favorire la mobilità sostenibile e l’uso frequente della bici, dall’altra le Istituzioni dovrebbero fare di più, avviando politiche legate alla mobilità sostenibile” ha affermato Francesco Tarantini. Dunque, è partita quest’anno la prima edizione di “Comuni Bicicloni”, un’iniziativa di Legambiente Puglia, realizzata con il sostegno della Regione Puglia e dell’Anci. “Purtroppo i dati da noi raccolti sono parziali, in quanto su 258 questionari inviati ai Comuni pugliesi, in sei mesi abbiamo ottenuto 74 risposte. Un buon inizio, ma ancora troppo poco” ha dichiarato il presidente di Legambiente. I quesiti presenti nei questionari riguardavano quattro macroaree: le infrastrutture, le politiche sulla mobilità sostenibile, la risposta dei cittadini alla mobilità sostenibile e la ricezione turistica e associativa. In base ai dati raccolti, Legambiente Puglia ha premiato quattro Comuni vincitori, suddivisi in quattro categorie differenti, in base al numero degli abitanti. Il Comune di San Cassiano è stato premiato come Piccolo Comune Biciclone; il Comune di Otranto come Medio Comune Biciclone; quello di Bitonto, invece, come Grande Comune Biciclone ed infine il Comune di Bari è stato premiato come Comune Biciclone Capoluogo. I Comuni vincitori hanno così ottenuto una bandiera di Legambiente ed anche una bici. Presente alla premiazione, l’assessore comunale alla Mobilità e al Traffico, Antonio Decaro: “Sono molto contento di ricevere questo riconoscimento morale e spero fortemente che questa città possa diventare un territorio interamente ciclabile. Martedì, molto probabilmente, presenteremo ai residenti del quartiere Libertà una nuova pista ciclabile che intendiamo realizzare nella zona, mentre stiamo pensando di realizzarne un’altra che colleghi il Polivalente con via Capruzzi”. Ma non bastano di certo solo le piste ciclabili, per rendere una città ciclabile e sedotta dalla mobilità sostenibile, occorrono bensì strutture e ciclofficine, per la vendita, il noleggio e la riparazione dei mezzi a due ruote. Proprio in virtù di questo, è necessario che i Comuni realizzino dei veri e propri piani della mobilità, che possiedano uffici biciclette (attualmente presenti solo a Bari, Foggia e San Cassiano) e che organizzino campagne di sensibilizzazione e d’informazione. Al momento sono solo 11 le amministrazioni comunali che hanno provveduto all’istallazione del servizio di bikesharing, “molto altro si deve ancora realizzare. Questo dossier è un numero zero e come ogni numero zero presenta delle zone d’ombra, ma è evidente come la Puglia sia pronta ad avviare un processo di cambiamento – ha dichiarato entusiasta Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture – Si tratta di un processo appena iniziato, ma già il 40% dei Comuni pugliesi è pronto ad accogliere la trasformazione di una parte del proprio centro urbano, per renderlo adatto al transito delle biciclette. Il premio che viene assegnato ai Comuni vincitori è in sostanza un brand che immettiamo sul mercato, un simbolo di attrattività urbana. Il nostro obiettivo – ha poi concluso l’assessore Minervini – è quello di trasformare la Puglia in un territorio nel quale si sperimenti una forma di mobilità del futuro e non più del passato”. Molto è cambiato negli ultimi anni, basti pensare che un decennio fa solo il 2,9% della popolazione utilizzava la bici quotidianamente, oggi il 9%, circa 5 milioni ai quali vanno aggiunti altri 9 milioni di utenti saltuari. C’è ancora molto da pedalare, ma la Puglia è sul sellino.
Nicole Cascione
Pubblicato il 5 Dicembre 2012
