Cronaca

“Concordare con tutte le forze del centrosinistra programma, regole e data”

La data delle primarie per la scelta del nome da candidare a governatore, fissata unilateralmente per il 26 ottobre prossimo dal segretario pugliese del Pd, Michele Emiliano, ed avallata dalla direzione regionale, infiamma internamente la coalizione di centrosinistra. Infatti, pur non essendo sorta ancora alcuna lite al riguardo, come sostengono quasi tutti i maggiori esponenti della coalizione regionale di governo, è tuttavia certo che la scelta effettuata qualche giorno fa dal partito democratico pugliese non va giù non soltanto al governatore Nichi Vendola ed al suo partito, il Sel, ma anche a molti altri rappresentati politici regionali, tra cui figura persino un ‘renziano’ della prima ora, l’assessore regionale Guglielmo Minervini, che alle primarie sarebbe intenzionato a partecipare. Però, alla levata di scudi contro la recente decisione del Pd pugliese di voler effettuare le primarie con largo anticipo rispetto alla scadenza della legislatura regionale partecipa con forza soprattutto il partito del governatore Vendola che, attraverso il suo coordinatore regionale, Gaetano Cataldo, ha fatto presente che Sel non aderirà mai a primarie che, celebrate circa dieci mesi prima della scadenza naturale della legislatura, depotenziano di fatto anticipatamente l’attività di governo del presidente in carica. Ed alla pretesa di Emiliano di fissare unilateralmente la data perché “la cassa la mette il Pd”  il coordinatore pugliese di Sel ha risposto che anche il suo partito contribuisce e che, comunque, trattasi di una giustificazione “infantile” quella accampata dal Pd pugliese per tentare di  imporre una scelta non concordata con le altre forze della coalizione. Un “no” secco alla data del 26 ottobre per le primarie è pervenuto anche dal presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna (Sel), che chiarisce in maniera ancor più articolata la pregiudiziale a tale data, precedentemente sollevata dal coordinatore del suo partito. Infatti, il presidente del consiglio regionale ha dichiarato: C’è tempo e comunque devono deciderla insieme tutte le componenti del centrosinistra”.Poi Introna, dopo aver ricordato il risultato positivo registrato dalla coalizione di centrosinistra alle recenti elezioni europee ed amministrative baresi, invita i rappresentanti delle forze politiche che si riconoscono nella coalizione di centrosinistra a dare innanzitutto priorità al programma ed alle regole, anziché alla data delle primarie. Infatti, proseguendo nella dichiarazione, rileva:  I risultati positivi della nostra coalizione alle europee, in Italia e in Puglia, ed anche il successo alle Amministrative di Bari, devono spingerci ad operare in armonia, difendendo il valore dell’unità della coalizione e rifuggendo dalle ‘baruffe chiozzotte’ che finiscono per offendere e per allontanare il popolo del centrosinistra”. E nell’argomentare la propria tesi Introna si preoccupa anche di far presente la necessità di non introdurre sulla scena politica locale elementi di turbativa, come potrebbe essere evidentemente quello di fissare unilateralmente la data delle primarie, per il sindaco barese neoeletto, Antonio Decaro, che “Avrebbe bisogno – sempre a detta di Introna – del conforto, del sostegno, dell’aiuto, dell’equilibrio della sua parte politica e soprattutto dovrebbe poter contare su una effettiva compattezza della sua coalizione”. D’altronde, per il presidente dell’Aula di via Capruzzi, i tempi in politica non sono una variabile indipendente, per cui i cittadini pugliesi non possono essere chiamati a scegliere il candidato presidente, senza dichiarare terminata l’attuale Legislatura regionale. E spiega il perché. “Di fatto – dichiara ancora Introna – condanneremmo alla sterilità l’azione di governo della Giunta e quella legislativa del Consiglio”. Ricordando che “Non a caso, nelle precedenti occasioni, a riprova dell’esigenza di non danneggiare l’attività degli organi regionali, le primarie si sono tenute a ridosso del voto”.  Infatti, come si ricorderà, nel 2005 le primarie del centrosinistra in Italia esordirono la prima volta proprio in Puglia e si tennero a metà gennaio, quando si registrò il primo successo di Vendola contro Francesco Boccia. Così è stato pure per le successive, del 24 gennaio 2010, fino ad arrivare quelle baresi del 23 febbraio scorso, quando ha vinto Decaro. Tutte date, queste, scelte a ridosso delle elezioni proprio “Per rispondere – rileva ancora Introna – alle stesse esigenze” per cui è inopportuna la data del 26 ottobre indicata dal Pd pugliese. Ed Introna, poi, conclude con un ulteriore appello alla sua coalizione:“Non comprendo perché si debba cambiare un’ottima regola, che si ispira a principi di buon governo ed invito, perciò, il Pd, Sel, Realtà Italia e le altre forze politiche che si riconoscono nella coalizione democratica e progressista a voler sospendere ogni schermaglia su questo argomento, fissando sin d’ora un appuntamento per il prossimo autunno, per lavorare al programma, porre le basi di un’intesa su quanto il centrosinistra vorrà portare avanti nella prossima legislatura regionale, fissare regole chiare e scegliere la data delle primarie”. Quindi una sorta di getto d’acqua, quanto dichiarato fin qui dal presidente del consiglio regionale, su un argomento, quello della data per le primarie, che già all’inizio della stagione estiva rischia di surriscaldare nel centrosinistra il clima, oltre che gli animi, ancor di più di quella estiva che è alle porte. Ma il tentativo è forse solo quello di rimandarlo più in là, quando anche il clima meteorologico sarà meno caldo d’adesso.  

 Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Giugno 2014

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