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Concorsi Apulia Film Commission: “Ora basta, Emiliano spieghi in Commissione”

'Fratelli d'Italia' punta i piedi, alza la voce e vuole chiarire in fretta i contorni dell'ultima procedura

Fanno ancora discutere a via Giovanni Gentile nomine, rapporti ravvicinati e commissioni di concorso nel nome di film, rassegne, cartelloni, festival e cultura. Ieri, dopo la pubblicazione della rassegna stampa locale, è stato il gruppo regionale “Fratelli d’Italia” con Francesco Ventola e i colleghi consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro a scendere rabbiosamente in campo presentando una richiesta per iscritto di audizione direttamente a presidente della giunta regionale e assessore al ramo. A far scoppiare il caso la presunta -…almeno per ora – sussistenza d’un conflitto d’interesse tra candidato e presidente di commissione i quali hanno già collaborato in passato nell’ambito di manifestazioni a carattere cinematografico. Una collaborazione e rapporti di lavoro che, almeno per elementari ragioni di opportunità di chi ha redatto determinazioni e atti necessari alla composizione della commissione esaminatrice, doveva conoscere. E soprattutto tenere ben presenti, per non creare altri casi all’interno dell’Apulia Film Commission. Dove, peraltro, non è certo la prima volta che si alzano polveroni e conflitti di interesse nel corso delle varie gestioni prima con l’amministrazione guidata dal fondatore Afc Vendola e dopo dal suo successore, ex magistrato. Insomma, per i fratelli d’Italia la vicinanza professionale tra la presidente della commissione e un candidato ben piazzato nella graduatoria ancora non definitiva potrebbe costituire quelle che – …non solo nel gergo della politica – si chiamano ‘gravi ragioni di convenienza’ e che imporrebbero innanzitutto scelte di opportunità, almeno sul piano etico. Fino all’astensione di chi decide vincitori e idonei in una procedura concorsuale pubblica – ragionano i consiglieri in Minoranza nell’aula regionale – considerato che si parla di un bando pubblico e di soldi pubblici. “Per questo motivo abbiamo richiesto l’audizione urgente – la prova orale del concorso in questione è fissata tra un paio di settimane, precisamente per il 13 febbraio – al presidente della Commissione Cultura del presidente Emiliano, anche come assessore con la delega alla Cultura, e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione che un anno fa fu nominato con un preciso mandato, quello di rivedere lo Statuto e i Regolamenti. L’audizione servirà anche a fare il punto sui risultati del lavoro svolto”. Ma fuori da questo caso singolo resta l’utilizzo delle agenzie controllate dall’ente regione Puglia, enti e fondazioni regionali per un utilizzo improprio, ma per “…la mera gestione del potere del presidente Emiliano che passa anche dalle nomine e assunzioni che vengono fatte. Per questo motivo Fratelli d’Italia chiede insistentemente che siano cancellate e le loro funzioni con i loro dipendenti siano trasferiti in capo agli assessorati competenti”. Il caso di nomine pilotate, favori e clientele alla Regione Puglia governata da oltre vent’anni dalla coalizione di centro-sinistra, si allarga a macchia d’olio. (F.DeM.)


Pubblicato il 31 Gennaio 2024

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