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Concorso e orario di servizio: domande vecchie e nuove sui Vigili

Diversi i quesiti su organizzazione e riordino della Polizia Municipale, dopo l’incredibile, quanto repentina scomparsa dell’indimenticato Comandante Nicola Marzulli, sostituito dall’ex capo della Polizia Locale di Monopoli, Michele Palumbo. Domande già contenute nelle ’interrogazioni ‘ a risposta scritta’ dei consiglieri di Minoranza dell’amministrazione municipale guidata da Michele Emiliano, rimaste quasi tutte senza risposte. <<Una serie di domande sulle problematiche concernenti tutto il corpo, alle quali tutt’oggi non  risultano esserci risposte chiare e decise da parte dell’amministrazione comunale>>, attacca chi, prima di passare tar i banchi dell’esecutivo civico, potrebbe essere convinto ancora adesso che: <<…sia dovere da parte dell’amministrazione rispondere in modo preciso e puntuale alle questioni poste dai sindacati e da tutti gli operatori della Polizia Municipale di Bari>>. Allora cominciamo: come funziona il sistema di valutazione dei nostri caschi bianchi che, secondo il parere di alcuni sindacati dell’Ente, appare ancora <<arbitrario, discrezionale e avulso dalla realtà concreta dei singoli lavoratori>>. Ad esempio, per quanto riguarda la verifica dell’orario di servizio e di lavoro all’interno della Polizia Locale, in attesa di un regolamento che, a quanto pare, nessuno vuole, da otto anni, a scopo sperimentale, per i vigili baresi è stato introdotto l’uso di un badge che, per il servizio a piedi, prevede la verifica attraverso le garitte disseminate in vari punti della Città. Il problema è che nessun agente in servizio in una Città come Bari, ormai usa più, per cui i controlli rimangono legati ai soli obliteratori posti al Comando, quando si monta o si smonta. E allora,  a che punto è la regolamentazione del servizio di verifica elettronica delle presenze (badge) per il corpo della Pm al pari degli altri dipendenti dell’amministrazione comunale? Eppoi, quali sono i tempi precisi per lo  svolgimento del concorso pubblico in atto al fine di incrementare l’immediato con nuove figure professionali un apparato sottorganico da tempo. E come intende operare l’amministrazione comunale in relazione alla salvaguardia della sicurezza, l’incolumità e la tutela della salute dei lavoratori, si legge ancora in interrogazioni e interpellanze rimaste nei cassetti di Palazzo di Città. Insomma, c’è chi è ancora convinto che la <<sicurezza di una città si commisura al grado del livello di sicurezza interna al corpo della Polizia Municipale e quindi l’esigenza di mezzi di servizio (Dpa dispositivi di protezione individuale) più adeguati e più sicuri. Come è noto sono diversi i mezzi di sicurezza in avaria che necessitano di manutenzione e sono tutt’oggi fermi>>. Tanti, dunque, i problemi posti che però, non appena comincia a circolare al Comando di via d’Aquino a Japigia, vede reazioni più seccate, che altro. <<Forse c’è qualche collega sindacalista che adesso si dà le arie da grillino che ha suggerito una sfilza di questioni per la maggior parte provocatorie, falsi problemi. Come quello delle timbrature, visto che ormai è stato stabilito da tempo e regolarizzato l’orario di marcatura con un quarto d’ora di tolleranza, sia in entrata che in uscita>>, spiega sornione un anziano maresciallo che ormai ha smesso anche di fare sindacato. E che avanza anche lui qualche perplessità sul concorso per l’assunzione di nuovi vigili, bandito senza adeguata copertura finanziaria dal Comune. Tant’è vero che è ancora sospeso. Ma le domande rivolte a Sindaco e Comandante Donati dell’epoca (che però adesso starebbe valutando se presentare ricorso per tornare sulla sua vecchia tolda di comando…) riguardavano anche il Protocollo d’intesa” sottoscritto non poco tempo fa, con cui si sarebbero dovute risolvere alcune problematiche relative alla gestione del personale della Polizia Municipale. Contorni ancora da definire anche per l“ufficio studi” che consentiva all’interno del Comando di Japigia l’aggiornamento e la formazione permanente del personale, imposto da specifiche disposizioni legislative….<disattese>. Almeno così si leggeva nelle interrogazioni che avevano posto in dubbio anche la valutazione non gerarchica delle Posizioni Organizzative. Al nuovo Comandante Palumbo, dunque, non resta che armarsi di santa pazienza, più che di paletta e tablet elettronico (pure quest’ultimo appena introdotto ha i suoi bei problemi) per rimettere ordine in un organico sempre sotto-organico….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 27 Marzo 2018

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