Cronaca

Concorso infermieri: “Preselezioni per personale già in servizio? Si cambi il bando”.

“Lavorano da anni come infermieri precari nella Azienda sanitaria locale di Bari, ma oggi potrebbero dire addio alla stabilizzazione non superando un quiz su materie diverse  da quelle scientifico-sanitarie. È lo strano caso del concorso indetto dall’azienda sanitaria barese, con delibera n.0675 del 14 maggio 2015, che prevede delle preselezioni a cui saranno sottoposti anche coloro che lavorano da tempo, quindi già ritenuti professionalmente adeguati”. Deve ancora cominciare, ma già infuriano le polemiche sul concorso per la stabilizzazione del personale paramedico nella azienda più grande della Puglia. A farle scoppiare il presidente del Gruppo di Forza Italia e candidato con ‘Oltre con Fitto’, Ignazio Zullo. Che senza stare a pensarci troppo ha pensato ai tanti infermieri precari che già sgobbano da anni nelle corsi dei nostri ospedali e che potrebbero trovarsi con un pugno di mosche in mano a seguito del concorso, appunto, bandito dalla Asl barese. Ma veniamo al punto. “I posti disponibili – ha spiegato Zullo- sono centosessantacinque e gli aspiranti concorrenti, qualora dovessero essere più di mille e cinquecento, saranno sottoposti alla citata prova preselettiva. Dall’altro lato, però, si prevede una riserva del cinquanta per cento per il personale interno. Un controsenso perché tale personale, in attività da anni, potrebbe non superare la preselezione ed essere scartato. Mi chiedo come si possa escludere da un concorso del personale qualificato, tanto da essere in servizio presso la stessa azienda, nel caso in cui non superi prove su materie non attinenti con l’attività prestata”. A questo punto il consigliere Ignazio Zullo sfodera le unghie e alla dirigenza dell’azienda del lungomare Starita chiede, quindi, di rivedere il bando in questione, eliminando questi test almeno per gli infermieri in carica. Anche perché, diversamente, sarebbe un bel segnale di sfiducia da parte della Azienda sanitaria barese nei confronti di dipendenti che, grazie al senso di abnegazione, concorrono a garantire l’assistenza sanitaria, in difficili condizioni di lavoro e con turni massacranti per carenza di personale.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 19 Maggio 2015

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