Confagricoltura sulla Xylella chiede al governo Meloni un cambio di passo
Il sottosegretario al Masaf, La Pietra (Fdi), ha dichiarato che la richiesta di intervenire con ulteriori risorse e procedure più rapide è già sul tavolo dell'esecutivo
Sul problema della Xylella fastidiosa, che da oltre un decennio affligge l’olivicoltura pugliese, serve un cambio di passo. A chiederlo dalla sala congressi dell’Albergo internazionale di Brindisi, dove si è tenuto il convegno su “Rigenerazione agricola del Salento post Xylella”, è stato il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, congiuntamente al presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro. Infatti, entrambi i rappresentanti di Confagricoltura hanno chiesto, al sottosegretario al Masaf (Ministero all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste) intervenuto all’incontro, Patrizio La Pietra (Fdi), che il Governo Meloni nomini un commissario straordinario con pieni poteri, struttura e risorse economiche per affrontare l’emergenza Xylella in Puglia. La finalità è accelerare le strategie che la Regione in tempi ragionevoli non riesce ad attuare. Quindi, per Confagricoltura, serve un “cambio di passo”, ripartendo dalla situazione di assoluto stallo in cui versano le aziende olivicole pugliesi colpite dal batterio, per riprogettare il futuro non in chiave emergenziale ma programmatica. Pertanto, da Brindisi, alla presenza di una vasta platea di imprenditori agricoli è partito da parte di Confagricoltura l’invito a salvare un territorio strategico per l’economia dell’intero Paese. L’invito è stato raccolto durante i lavori del convegno dal sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, La Pietra, che è intervenuto dicendo che il problema Xylella e le proposte di Confagricoltura sono già sul tavolo del governo e che condivide l’esigenza di una struttura dedicata e di maggiore celerità. Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione tra gli altri dei presidenti di Confagricoltura Brindisi, Antonello Bruno, e di Confagricoltura Lecce, Maurizio Cezzi, è emerso che la Regione Puglia non è in grado, con la struttura esigua che ha a disposizione, di portare avanti un Piano come quello sulla Xylella. I noltre, nel corso del convegno brindisino di Confagricoltura, è stata definita la necessità di stanziare nuove risorse economiche (almeno 1,2 miliardi di euro) per rimediare ai danni provocati in oltre un decennio al comparto olivicolo ed oleario pugliese dalla batteriosi responsabile del disseccamento rapido degli ulivi. Una somma ben diversa dai 300 milioni di Euro già stanziati, che rappresenta solo una goccia nel mare rispetto a tutto quello che è necessario per rigenerare il patrimonio olivicolo salentino finora già distrutto dalla Xylella. Tra i temi affrontati in detto convegno c’è stato anche quello della necessità di accelerare l’iter di autorizzazione di nuove cultivar di ulivo, la diversificazione varietale e una nuova gestione dei Consorzi commissariati. Per la cronaca, ricordiamo che la diffusione della Xylella, partita oltre dieci anni fa dalla provincia di Lecce, ha coperto gran parte della provincia di Brindisi, poi ha raggiunto il Tarantino e dal 2018 ha superato i confini a sud della provincia di Bari, raggiungendo l’agro di Monopoli. L’area interessata dall’infezione, come indicato da un’indagine recente, ha raggiunto attualmente un’estensione territoriale di circa 750 mila ettari, rispetto ai circa 8.000 ettari interessati inizialmente a sud di Lecce. Quindi, un’emergenza ambientale e sanitaria, quella della Xylella fastidiosa, che in Puglia ha già creato consistenti danni economici agli operatori del settore olivicolo ed oleario, oltre che al paesaggio naturalistico pugliese, e che di certo non può più essere trascurata.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 18 Marzo 2023