“Confindustria è stata sempre in prima linea durante la pandemia”
“Confindustria è stata sempre ed è in prima linea durante la pandemia”: lo dichiara in questa intervista al Quotidiano una imprenditrice, titolare della barese Sanigen (una delle eccellenze italiane) e Presidente della sezione Sanità Confindustria Bari- Bat, la dottoressa Annabella Cascione.
Dottoressa Cascione, che ruolo ha giocato Confindustria, specialmente la sezione da lei presieduta, nel periodo della pandemia?
“Diciamo subito che è un tempo duro e drammatico per tutto il Paese, per il sistema Italia. Confindustria, meglio le imprese che appartengono al nostro settore, hanno raddoppiato gli sforzi con generosità. Penso alla ricerca dei dispositivi medici e di igiene come gel e mascherine, o ai tamponi. Tanti laboratori di analisi ci sono venuti incontro con sforzi di grande altruismo. Un ringraziamento, specie nel momento maggiormente caldo, va ai 15 laboratori associati, a Di Tonno di Bari che è stato tra i maggiormente disponibili, con loro avevamo un canale aperto. Ma le manifestazioni di solidarietà non finiscono”.
Prego…
“Penso ad alcune importanti ditte farmaceutiche, alla Farmalabor del Presidente Fontana. Da gentiluomo, imprenditore e farmacista, ha convertito alcune produzioni in gel mettendole a disposizione, la stessa cosa ha fatto la PDT di Putignano, una bella realtà al femminile, che ha lasciato l’ordinaria linea bellezza per creare gel disinfettante”.
Da ultimo avete siglato un accordo con GVM, vostro associato, e la Regione per un truck mobile che vaccina i dipendenti…
“Oggi come Confindustria facciamo lobby in senso nobile e buono del vocabolo, invochiamo una sana intercessione col pubblico e appunto l ‘ iniziativa presentata in Fiera lo certifica. Senza una virtuosa collaborazione pubblico privato non si va avanti. Dal canto suo, GVM ha compiuto un grande sforzo finanziario, mettere a disposizione un truck di quelle dimensioni costa”.
Vostra posizione sul green pass che ha generato qualche mal di pancia nel sindacato…
“Ribadisco che la nostra è solo una proposta e speriamo che sia valutata collegialmente con gli stessi sindacati. Vogliamo aziende sicure. Ricordo che eventuali chiusure da mancata vaccinazione sono un danno per il sistema Paese, problemi per tutti non solo per gli imprenditori che hanno il dovere di creare profitto. Un blocco delle attività produttive e lavorative non ce lo possiamo permettere, è un danno per tutti. Grazie al lavoro e alle imprese si può abbattere il debito pubblico e non è pensabile andare avanti con sole misure assistenziali”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 28 Luglio 2021