Consorzi di bonifica e cartelle pazze: l’ora della svolta?
E’ di nuovo guerra alle cartelle pazze, nei consorzi di bonifica appulo-lucani. Ed è proprio il “blocco immediato delle cartelle e revisione degli importi dei tributi, con la riapertura d’un confronto tra organizzazioni agricole e istituzioni -senza mai sottovaluta la più e più volte richiesta ristrutturazione organica dei consorzi di bonifica – in estrema sintesi il fronte lungo il quale si battono politici e rappresentanti di categoria in merito alla delicata vicenda dei consorzi di bonifica. E per prima cosa, andrebbe verificata la reale sussistenza dei benefici di bonifica, soprattutto in quei territori in cui le opere pubbliche realizzate nel tempo abbiano perso attualità ed efficienza, riservandosi l’avvio immediato alle manutenzioni che per decenni sono state di fatto azzerate su gran parte dei territori ricadenti nei comprensori di Bonifica. E che dire dei drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati in Puglia, con l’alternarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo? Chi ha visto e soprattutto subito gli effetti nefasti delle bombe d’acqua in tanti territori, esige ancora una gestione del territorio costante, organica ed efficace, nulla a che vedere coi costi della bonifica, della manutenzione del territorio e della gestione dell’acqua, funzioni svolte da quei consorzi di bonifica-strumenti determinanti per la salvaguardia del territorio, ma pagati solo e soltanto dagli imprenditori agricoli, senza alcun servizio in cambio. Ora i problemi tornano in primo piano alla Regione con le parole del presidente del Gruppo consiliare di “Forza Italia”, Paride Mazzotta. “Con piacere ho partecipato alla riunione di sindaci e amministratori locali salentini contro la gestione dei Consorzi di bonifica. A seguito dell’incontro – continua Mazzotta – ho ritenuto di recepire le istanze contenute nel documento sottoscritto e inviato a Ministro delle Politiche Agricole, a Presidente della Regione e ad altri rappresentanti istituzionali con cui si chiede l’immediata revoca delle cartelle pazze”. Si parla, sarà bene ricordarlo, di quelle istanze di pagamento inviate dai consorzi agli agricoltori a fronte di servizi non erogati o comunque quasi inesistenti. Ma non solo: agli organi istituzionali il capogruppo pugliese di Fi ha chiesto “…il ripristino degli organi collegiali e la copertura dei disavanzi dei consorzi con fondi regionali e un incontro in Prefettura col Presidente Emiliano e con l’Assessore all’agricoltura Pentassuglia”. Infine nel documento trasmesso da Mazzotta si propone un immediato ‘dietrofront’ sulla riforma che istituisce il Consorzio Centro-Sud Puglia, non idoneo secondo lui a risolvere i problemi. Per il consigliere tra i banchi dell’Opposizione in via Giovanni Gentile, giova ribadirlo, si tratta di istanze e richieste “legittime e ragionevoli” per salvare un settore abbandonato da decenni in Regione, penalizzato da decisioni sbagliate e tardive. Oggi, però, con questa mobilitazione di amministratori del territorio, agricoltori, addetti ai lavori, politici e rappresentanti di tutte le categorie interessate, anche quelle appartenenti all’indotto, sperano di aprire una “nuova fase per il rilancio” di un settore identitario per la Puglia. Per concludere, di tutto questo se ne parlerà in Commissione/agricoltura durante l’audizione che lo stesso consigliere Mazzotta ha richiesto e che sarà l’occasione per un confronto istituzionale che rimetta il mondo agricolo al centro dell’agenda di lavoro alla regione Puglia.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 15 Settembre 2023