Consorzi di bonifica, solito buco nero: 968 milioni al macero
Uno spreco enorme, senza precedenti: sono circa 968 i milioni di finanziamenti arrivati al sistema consortile locale, nell’ultimo quinquennio, che non sono stati utilizzati dai Consorzi di Bonifica commissariati per dare il via alle opere irrigue vitali allo sviluppo rurale della Puglia, con 39 miliardi di euro di fondi della PAC 2021-2027 e della Next Generation EU per le risorse idriche e la tutela del territorio, oltre ad ulteriori risorse dai fondi di sviluppo e coesione, che vanno strategicamente impiegati per ridare forma e sostanza alla bonifica integrale in Puglia. Ecco dunque la necessità d’una stretta sul tema Consorzi di Bonifica/buco nero, commissariati da anni in Puglia. “Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio, tanto tangibili che siamo riusciti a documentarli”, attacca il presidente Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. Per il quale, inutile dirlo, si sono consolidate nel tempo nuove esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non devono essere scaricate sugli utenti. I quali hanno già subito nell’ultimo ventennio danni enormi per mancata manutenzione, tanto che a questo punto sarebbe utile determinare l’ammontare complessivo per ciascun Consorzio delle passività per opere e servizi strettamente connessi alla bonifica, delle esposizioni debitorie per prestiti e mutui e dei crediti effettivamente esigibili. IN effetti solo dalla fotografia reale della situazione, si potrà ripartire per consentire alla Giunta regionale di predisporre un piano di intervento finanziario da parte della Regione Puglia diretto all’azzeramento della massa passiva netta gravante sul bilancio di ciascun Consorzio, articolato in più misure e graduato nel tempo. “Ribadiamo la necessità di cristallizzare il pagamento degli oneri di contribuenza, in attesa che sia rideterminata una misura equa dei contributi di bonifica, vincolati alla sola manutenzione ordinaria – insiste Muraglia – in modo che i contribuenti siano chiamati a pagare in termini sostenibili e per servizi di cui finalmente e realmente beneficiano”. La mancanza di una politica seria di bonifica e irrigazione comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale. “E’ indispensabile che il Consorzio di bonifica Centro–Sud Puglia si faccia carico, attraverso un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria – precisa anche il direttore Coldiretti Pietro Piccioni – al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente, che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria”. La Regione e l’assessore all’Agricoltura Pentassuglia, dovranno assicurare ai cittadini sicurezza ambientale, contrasto al dissesto idrogeologico e acqua per l’agricoltura con risorse adeguate per dare avvio a un necessario e concreto, programma di manutenzione delle opere di bonifica idraulica, recuperando appieno l’attività istituzionale con l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 13 Febbraio 2021