Primo Piano

Conti e personale in ordine, la Fiera passa di mano in sordina, senza troppo clamore

Saranno giorni bollenti per l’ente Fiera del Levante e non certo per l’afa eccezionale che imperversa, quanto per le prospettive dell’ente, partendo praticamente da una gestione pubblica che però preveda la messa in mobilità di circa un terzo dei lavoratori attualmente in organico, al fine di condurre in porto la procedura di cosiddetta privatizzazione. Il Presidente Ugo Patroni Griffi pensa positivo e, dopo aver rinunciato ai suoi compensi e addossatosi anche i compiti del licenziato direttore generale, spera pure che il contributo straordinario della Città Metropolitana di Bari, di 1 milione e mezzo di euro per assicurare l’adempimento di tutte le obbligazioni contratte, soprattutto nei confronti dei dipendenti, arrivi presto in Cassa. Un’erogazione-panacea di cui è stata data rassicurazione nelle settimane scorse sia da Antonio Decaro Sindaco della Città metropolitana e sia dall’ex consigliere comunale Francesco Meleleo, dirigente responsabile della Ragioneria della Città Metropolitana stessa. A far sorridere il presidente dimissionario, che però ha accettato di traghettare l’Ente fieristico almeno alla prossima Campionaria, l’esposizione debitoria notevolmente ridotta, partendo dai circa 15 milioni di euro di un paio di anni fa, si è giunti a dati più confortanti (parliamo di maggio 2015) con un ‘rosso’ a circa 7 milioni di euro: cifre che rendono la esposizione debitoria, in vista del processo di ristrutturazione, maggiormente sostenibile.  Ma i soldi di via Spalato servono come il pane…e subito, anche per vedere di coprire le preoccupazioni dell’organico aziendale, ridotto a una quarantina di unità. Anche da questo punto di vista i miglioramenti sono stati evidenti, da quando il vecchio ‘management’ è stato costretto a fare le valigie, grazie all’esodo incentivato e ad una politica di mobilità volontaria, in particolare verso la nuova “multisala”. 

E veniamo alla proposta presentata per rilevare la Fiera di Bari dal raggruppamento Camera di Commercio di Bari, Bologna Fiere spa, Ferrara Fiere congressi srl e Sogecos spa. Bisogna dire che ora sarà il Consiglio generale ad assumere ogni decisione, in particolare sull’approvazione dell’offerta preliminare. L’offerta prevede una quindicina di assunzioni, altre quattro collegate alla gestione del parcheggio multipiano, nonché un’altra mezza dozzina da decidere. Allo stato la Fiera del Levante conta su quarantatrè dipendenti in organico, mentre all’epoca dell’insediamento del Presidente erano sessantasette: un bel risultato. A questo punto c’è da dire che è tuttora pendente un contenzioso con un dipendente, Vittorio Colonna, che chiede di essere assunto a tempo indeterminato proprio mentre c’è personale interno della Fiera che potrebbe essere destinato a società di servizi del Comune di Bari o agli uffici amministrativi del Tar Puglia.

In attesa di sciogliere gli ultimi nodi sul personale, il presidente Patroni Griffi continua a ripetere che il suo mandato può considerarsi concluso, specie dopo la cessione dell’ente, visto che fu questa la ‘mission’ conferitagli da Vendola a fine luglio 2013. Per questo, avendo raggiunto questo risultato e lasciando i conti dell’Ente “in sicurezza” come ripete lui stesso ed anzi “notevolmente migliorati rispetto al passato”, ritiene di abbassare la saracinesca sul proprio mandato. La parola fine sulla cosiddetta privatizzazione della Fiera di Bari passa ora al Consiglio Generale, anche se il confronto sul cambio della guardia ai vertici della Campionaria, in Città, sta passando sottotraccia. In sordina almeno per ora, come certe ‘sagre’ strapaesane che tanto piacciono al neogovernatore-sindaco della Puglia…

 

Francesco De Martino

 

                                                                            

 


Pubblicato il 23 Luglio 2015

Articoli Correlati

Back to top button