Continua la guerra dell’acqua a Bari Vecchia, dopo che ancora una volta, con la risposta dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese, c’è chi cerca di lavarsi le mani –è proprio il caso di dirlo…- con risposte del tipo “mettetevi le autoclavi“. Ma il problema, tuona chi come l’ex consigliere comunale Michele Fanelli la battaglia dell’acqua che arriva col contagocce nelle abitazioni del Borgo Antico, è proprio quello. E cioè che le autoclavi non si riempiono e quindi… ! Ma Fanelli ritiene che queste risposte, non sono degne di un Ente serio ed importante come dovrebbe essere quello dell’AQP: <>. La verità, per Fanelli e per chi il dramma dell’acqua che manca lo vive sulla propria pelle, è che il problema è di pressione, perchè non si vuole superarre una certa pressione, perchè le perdite dovute alla tubazioni obsoleta nel sottosuolo che risale agli inizi del 1900 sono tantissime, per cui i cittadini si sentono presi in giro, perchè non esiste una volontà politica a voler risolvere il problema. E la cosa che fa più male, che tutto questo disagio non viene fatto proprio dal Comune o dalla Circoscrizione che sono totalmente assenti da questo gravissimo problema. <>, continua Fanelli. Deciso a far sapere ai dirigenti e tecnici di via Cognetti che il Comitato di Quartiere “Bari vecchia” ed il Circolo Acli – Dalfino, sono pronti a costituire questo comitato di tecnici, sperando che questo serva alla causa del problema.Noi siamo pronti, caro dott. Palumbo, anche se la nostra volontà è quella di rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Bruxelles, perchè in verità ci sentiamo presi in giro da ben 30 anni, l’acqua è un bene essenziale che non può mancare nelle case dei Baresi, perchè l’acqua è un bene pubblico. Almeno fino a prova contraria….
Antonio De Luigi
Pubblicato il 5 Novembre 2013