Cronaca

Continua l’accattonaggio minorile nel centro della città

 

Bambini e  quasi adolescenti che dovrebbero stare serenamente seduti sui banchi di scuola, e non per strada ad elemosinare, compaiono ad ogni angolo della nostra città.  L’ennesima visione di gruppi di ragazzini di etnia rom che ieri mattina entravano negli esercizi commerciali del centro murattiano e chiedevano soldi ai clienti, è uno spettacolo avvilente che non può e non deve , a nostro parere, passare mai sotto silenzio . I nostri lettori ben conoscono questa vergogna per tutte le volte che ce ne siamo occupati ,purtroppo invano, visto che dopo anni di denunce e segnalazioni questa ignominia è tutt’altro che risolta. Non è possibile assistere indifferenti alle quotidiane  immagini di infanzia violata senza che nessuno delle istituzioni alzi un dito. Non è possibile ,non è giusto e non è  moralmente accettabile. E’ notorio che alle spalle di  questi poveri piccoli esiste, come più volte denunciato, una vera e propria organizzazione delinquenziale che li sfrutta ed impone loro  che al rientro a casa debbano  avere racimolato almeno  una certa somma di denaro , pena l’inflizione di severe punizioni. Chiedere l’intervento dei vigili urbani per tentare  di debellare ,sia pur parzialmente , questa triste  situazione è  solo sprecare  il costo della chiamata,come altre volte accertato . Lasciamo che questi signori in divisa,  codice della strada alla mano, si accaniscano contro “l’inadempiente” automobilista barese, poichè occorre far cassa. Probabilmente l’accattonaggio minorile nel centro cittadino,che, ribadiamolo anche in questa occasione, è l’ultimo anello della commissione di reati gravissimi, non rientra nei piani della fantasmagorica iniziativa della “Bari per bene”. Trattasi di una eterea invenzione frutto dell’estro politico e creativo del primo cittadino Antonio Decaro, iniziativa  sulla cui effettiva utilità  si continua  a nutrire  perplessità, ovviamente per quel poco che conta il nostro parere. Al sindaco di Bari, o a chi per lui, vorremmo  rivolgere alcune semplici, o se si preferisce, semplicistiche domande: ma è mai possibile che solo a Bari   si costringa la cittadinanza a convivere con simili indecenze? Perchè in altre città si interviene energicamente contrastando l’accattonaggio minorile,arrestando persino qualche aguzzino, e a Bari la cosa non è possibile? Perchè in altre parte geografiche dell’Italia i posteggiatori abusivi vengono arrestati e condannati ,mentre nella nostra città agiscono impunemente, aggredendo gli estorti,come è avvenuto alcuni giorni fa  con una giovane automobilista, senza che nessuno intervenga con vigore per debellare definitivamente questa autentica piaga che in città dura da decenni? Perchè in altre città c’è lotta e contrasto alla prostituzione mentre a Bari la questione non è stata per anni minimamente presa in considerazione, vista la situazione di totale degrado? Perchè in altre città quando un dipendente comunale o di una municipalizzata  è alla guida di un’auto di servizio indossa la cintura di sicurezza mentre a Bari il dispositivo di sicurezza sembra una chimera?Perchè questi dipendenti , pagati tanto per essere petulanti con i soldi dei soliti contribuenti, non vengono mai multati? Se il comando della polizia municipale barese volesse smentirci e comunicarci i dati afferenti alle multe elevante  nel corso degli anni a queste persone, saremo naturalmente ben lieti di pubblicarli. Egregio sindaco Rincaro, pardon, Decaro ,forse  la città che governa è  speciale? Gode di qualche particolare  “franchigia” ? Se gentilmente ce lo  volesse spiegare, anche a parole sue, senza scomodare facebook ,le saremmo infinitamente  grati. Torniamo alla vergogna dell’accattonaggio minorile; forse l’unica soluzione possibile per debellare l’indecenza di cui oggi ci occupiamo sarebbe quella di una dura presa di posizione della Curia locale, che stigmatizzando la cosa faccia sentire il peso della sua indignazione. A tutti quegli amministratori,consiglieri comunali di opposizione compresi, che ogni domenica vanno a messa a battersi il petto ci sarebbe da far osservare un particolare di non poco conto: non è cristiano tollerare e permettere che dei bambini vengano così brutalmente sfruttati senza che si faccia nulla per alleviare la loro condizione.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 12 Aprile 2016

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