Cronaca

Continua l’emorragia tra le fila di Forza Italia

A Bari il partito di Silvio Berlusconi continua a perdere pezzi. Infatti, un altro storico esponente cittadino di Forza Italia, Mattia Mincuzzi, a meno di due settimane dall’appuntamento elettorale per le europee e le amministrative baresi del 25 maggio prossimo, ha abbandonato il partito, passando nelle fila del Nuovo Centrodestra. Mincuzzi è attualmente consigliere provinciale  dal 2009, eletto nel collegio barese del popoloso quartier “San Paolo” ma, come si ricorderà, in passato è stato tra i fondatori in Puglia del partito berlusconiano. Nel 1995 fu eletto alla Regione con oltre 5400 preferenze, risultando all’epoca tra i più suffragati della lista forzista in provincia di Bari. Durante il suo primo mandato da consigliere regionale Mincuzzi fu anche assessore all’Ambiente della giunta guidata da Salvatore Distaso e nel 2000 fu rieletto in consiglio regionale, ottenendo circa 14mila preferenze di cui ben 4000 furono ottenute nei seggi baresi. Successo, quest’ultimo, che gli valse la nomina a presidente di un’importante commissione regionale, quella all’Urbanistica, durante l’era di Raffaele Fitto alla guida della Regione. Nel 2005, con la vittoria di Nichi Vendola, e quindi del centrosinistra, Mincuzzi non fu riconfermato consigliere, ma è poi rientrato nuovamente sulla scena politica locale da consigliere provinciale del Pdl, alle amministrative del 2009. L’ex assessore regionale all’Ambiente del governatore Distaso, essendo uno dei forzisti baresi della prima ora, è sempre stato considerato uno degli uomini vicini a Guido Viceconte ed a Salvatore Mazzaracchio che, come si ricorderà, all’epoca della costituzione del partito forzista furono i proconsoli di Berlusconi in Puglia, per gettare le basi insieme a Pinuccio Tatarella, leader pugliese di An, del polo di centrodestra nella regione. Quindi per gli addetti ai lavori, considerato che Viceconte è stato tra i primi lo scorso Novembre a seguire Angelino Alfano nella formazione del Ncd, non è di certo una sorpresa che il barese Mincuzzi, ieri, ha ufficializzato l’abbandonato del gruppo provinciale di Forza Italia, per aderire a quello del Ncd, il cui coordinatore regionale è il senatore barese Massimo Cassano. “Anzi, – ha esclamato un bene informato di alcuni retroscena politici locali – bisognava meravigliarsi del contrario. Ovvero se Mincuzzi fosse rimasto ancora in Forza Italia al fianco di Fitto!” Infatti lo stesso bene informato, continuando, ha chiarito: “Il consigliere Mincuzzi in Forza Italia non ha mai fatto parte del ‘cerchio magico’ barese di Fitto. E da quando era ‘rimasto orfano’ di Viceconte e Mazzaracchio, per la loro uscita dalla scena politica pugliese, il referente politico a cui Mincuzzi forse si sentiva più legato in Fi era evidentemente Cassanno e non Fitto, che probabilmente ha sempre continuato a vederlo come uno di quelli esponenti di partito facenti parte del gruppo forzista barese della prima ora. Ossia di quelli che non dovevano a lui la propria carriera in Forza Italia”.  Infatti, il passaggio a meno di 15 giorni dal voto di fine di Mincuzzi nel Ncd – secondo qualche esperto di strategie politiche –  potrebbe essere stata addirittura una mossa non casuale, ma ben pensata per tempo da parte di Cassano, per rendere meglio agli elettori locali di centrodestra l’idea della consistenza, e quindi del potenziale elettorale, che il partito di Alfano sta raccogliendo intorno a se nel capoluogo pugliese. Infatti, il prossimo 25 maggio a Bari sembra che, stante agli ultimi sondaggi ed accadimenti politici, la partita più importante che si giocherà non sarà tanto quella tra i candidati sindaci dei due schieramenti maggiori, Antonio Decaro per il centrosinistra e Domenico Di Paola per il centrodestra, ma quella tutta interna al centrodestra tra Forza Italia ed Ncd, ovvero tra Fitto e Cassano. Una partita, quest’ultima, che per il centrodestra pugliese è forse pure più importante di un’eventuale vittoria di Di Paola al Comune, poiché da tale partita dipenderà in futuro la leadership pugliese dello schieramento. Una leadership che, da dopo la scomparsa di Pinuccio Tatarella, finora non era mai stata messa in discussione per Fitto e che adesso, invece, rischia quantomeno di essere appannata da Cassano che – secondo alcuni – da quando ha lasciato Fi per il Ncd ha già ottenuto l’importante risultato di aver raccolto introno alla nuova forza politica il malcontento di militanti e referenti territoriali di centrodestra che da tempo non gradivano l’egemonia fittiana del Pdl prima, e di Fi ora. Un malcontento che, però, dovrà passare al vaglio delle urne fra due settimane, quando solo con i voti si potrà stabilire l’effettivamente consistenza. Infatti, al momento si tratta solo di ipotesi e congetture fatte da avversari ed addetti ai lavori della politica come il senatore Cassano che, in l’occasione di quest’ultimo acquisto politico al Ncd, ha dichiarato: Con l’adesione di Mincuzzi, che farà parte della segreteria del Nuovo Centrodestra di Puglia, proseguiamo nella nostra opera di radicamento sul territorio, con il valore aggiunto dell’esperienza di amministratori dall’indubbio valore. Con la preziosa collaborazione di questi amici, potremo portare avanti con forza il nostro progetto per un movimento politico innovativo che rappresenti la speranza e il futuro”. E se sono effettivamente rose per Ncd presto dovranno fiorire. Diversamente sono solo congetture e faide tra fazioni.    

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Maggio 2014

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